In onore di Sant'Antonio
di val.

Ogni anno la festa impazza in onore del santo protettore della piccola comunità di Degagna, con gli agricoltori protagonisti. E quel che rimane è per l’oratorio


Sabato scorso è andata in scena la grande festa di Sant’Antonio di Degagna.
Prima la messa nella parrocchiale dedicata al santo abate, con don Giuseppe Savio a celebrare, poi la parte più godereccia della manifestazione, quella che riunisce tutti quanti nei locali dell’oratorio a gustare un sempre magnifico spiedo.

Sempre più impegnativa l’organizzazione, che quest’anno ha richiesto uno speciale gemellaggio fra il Gruppo Mamme della Degagna, da sempre tuttofare nelle feste che si inseguono nel corso dell’anno nella contrada, ed il Gruppo degli Agricoltori capitanato dal “sindaco della Degagna” Alberto Buffoli.

Le Mamme si sono quest’anno superate, con speciali allestimenti coreografici e un duro lavoro per servire a tavola centotrenta persone, mente lo spiedo, asporto compreso, è stato cucinato per centosessanta.

Presenti fra gli altri gli agricoltori valsabbini, compresi alcuni da Serle e da Gavardo, il sindaco quello vero Paolo Pavoni ed il segretario di zona per Coldiretti Stefano Cherubini.
Detratte le spese, quel che è rimasto è andato all'oratorio.

Una festa alla quale noi di Vallesabbianews.it
di solito partecipiamo volentieri.
Non quest’anno per problemi logistici.
Ed è stato un peccato, davvero, anche perché abbiamo saputo di un nutrito gruppo che, per festeggiare a fondo, ha tirato avanti fino all’alba.
Ci sarebbe piaciuto essere lì a vedere come andava a finire.

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