Dopo Nadàl...
di val.
Dopo le sante feste di Natale arrivano le “santissime” di Carnevale. Così si dice da secoli a Bagolino, dove con fermezza si vuol mantenere sana la tradizione
Archiviata anche l’Epifania, che altrove tutte le feste porta via, in terra bagossa inizia il fermento del Carnevale.
Due giorni a settimana, lunedì e giovedì, nelle osterie del paese e questo vale sia per il capoluogo montano sia per la grande frazione lacustre di Ponte Caffaro, le Compagnie dei Sonadur iniziano gli allenamenti in vista della grande festa finale.
Questa è la tradizione, tutta bagossa, tanto che il “calendario” di questi incontri serali si diffonde di bocca in bocca, tanto che allo “straniero” che vuol partecipare non resta che percorrere le antiche vie e tendere l’orecchio, nella speranza di individuare l’osteria giusta.
Violino, bassetto e chitarre, che vengono accompagnate al ritmo di discrete bevute in compagnia degli amici.
Parallelamente, a livello associativo e istituzionale, c’è tutto il lavorio che negli ultimi anni sta cercando di porre dei limiti a questa straordinaria manifestazione che negli ultimi tempi sta rischiando di degenerare.
In occasione del Carnevale, infatti, da qualche tempo orde di giovani arrivano a Bagolino convinti di trovare un porto franco per soddisfare eccessi di ogni genere.
Un gran lavoro negli anni scorsi è stato fatto dal Comitato Voci del Carnevale che è arrivato a stilare un decalogo condiviso dopo un serrato confronto con la popolazione.
Così le amministrazioni comunali, con delibere ad hoc e la presenza in forze di tutori della legge.
«Quest’anno abbiamo richiesto un incontro in Prefettura, un tavolo attorno al quale far sedere autorità e Forze dell’ordine perchè il nostro Carnevale possa tornare ad essere espressione massima della nostra cultura e non certo una festa per ubriaconi» ci ha detto il sindaco Gianzeno Marca.
«A tal proposito è al lavoro, a testa bassa come il suo solito e fin dal giugno scorso, l’assessore Irene Melzani, che in giunta si occupa anche di sicurezza – aggiunge il sindaco – Se ci sarà bisogno di modificare i regolamenti comunali lo faremo e se ci sarà bisogno di potenziare ulteriormente la presenza delle Forze dell’ordine faremo la nostra parte. Tutto pur di mantenere sana la tradizione del Carnevale di Bagolino».