Il Natale
di don Claudio Vezzoli

Il significato più profondo del Natale risiede nella incarnazione, ovvero Dio si manifesta in modo “concreto” attraverso il Figlio, un evento già preparato nell’Antico Testamento


Nella antica alleanza si confessa l’assoluta sovranità di Dio, mentre nella nuova alleanza ci viene detto che Dio è entrato nel mondo, si è fatto uomo, figlio di una madre umana, uno di noi eccetto il peccato ed è rimasto ciò che Egli è eternamente.

Questo è il vero Natale che siamo chiamati a celebrare e vivere, il resto fa parte della nostra tradizione: la gioia di ricevere doni, l’affetto della famiglia, le luci li addobbi, i negozi, a guarigione dalla angustia della vita trovano senso da Gesù bambino.

Quando si perde questa consapevolezza tutto scivola sul piano umano, sentimentale e commerciale: il significato del natale non può essere determinato o capito da nessun criterio umano, materiale e filosofico ,pur bello che sia, ma deve essere accolto nella fede.
Il motivo fondamentale che la Sacra Scrittura ci mostra è che Dio ama le sue creature, questo amore supera i valori etici universali ed i vari sentimenti umani.

L’unica occasione per vivere il mistero e la profondità del natale è la liturgia, dove siamo trasportati in alto, soprattutto quando siamo stanchi e delusi dalla vita apparente e fallace.

Poi in concreto il Natale può essere vissuto:
quando regaliamo ad altri non regali costosi, ma cose utili ed essenziali; quando non sprechiamo il cibo;
quando doniamo qualcosa a chi non può sorridere alla vita, o a chi è in difficoltà economica;

quando facciamo qualcosa per i bambini ed i giovani che non hanno la possibilità di festeggiare il natale;
quando doniamo un po’ del tempo libero non solo per i divertimenti, ma offriamo un servizio a persone e strutture che ci aiutano a cogliere il significato della vita;

quando viviamo il tempo libero non solo per attività materiali, ma destiniamo un po' del nostro tempo per far crescere la vita cristiana e le nostre esigenze spirituali;

quando coltiviamo la nostra personalità non in modo superficiale, ma cerchiamo quella profondità che ci aiuta a dare il meglio di noi agli altri;
quando ci presentiamo al prossimo non con falsi sorrisi ma comunichiamo agli altri ciò che portiamo nel cuore.

Allora un augurio a tutti affinché in questo santo natale ci sentiamo amati da Dio, nonostante fragilità e peccati, e ritroviamo non l’allegria.

Don Claudio
zDonClaudioVezzoli.jpg