Al mercato di Nozza, il dì di festa
di Itu

Oggi, domenica 15 giugno, giornata di apertura straordinaria per il mercato di Nozza. Come sempre quando l'antico mercato apre nei giorni festivi, si presentano puntuali le code sulla 237 del Caffaro e scendendo da Casto verso Nozza.

Oggi, domenica 15 giugno, giornata di apertura straordinaria per il mercato di Nozza.
Come sempre quando l'antico mercato apre nei giorni festivi, si presentano puntuali le code sulla 237 del Caffaro e scendendo da Casto verso Nozza.
Per noi è l'occasione di proporvi una riflessione, sul mercato di Nozza il dì di festa, come già era accaduto lo scorso 2 giugno.
Un mercato che cambiando, trasfigurato nei secoli, assomiglia sempre più a se stesso.


Ricomincia la vita fuori dalle nostre porte, impellente ritorna quella voglia di essere per la strada, su un sentiero, in una piazza. Il mercato di Nozza diventa occasione da non perdere e trovarsi nella calca di un giorno festivo, magari momentaneamente liberi da scrosci d’acqua, lascia spazio alle considerazioni di un anno trascorso ancora…
I colori, i profumi, i vari effluvi, le parole, gli sguardi, ingredienti indispensabili di questo incontro mensile, si misurano in un contesto ordinato dove neppure le difficoltà del traffico nella stretta prossima al ponte sconvolgono il ritmo dei frequentatori.

Forse è l’undicesimo comandamento, non c’è bisogno neppure di scriverlo, ma il passaggio sulla provinciale è a tratti una processione di auto che mai si permetterebbe di suonare il clacson a chi tranquillo attraversa carico di borse. Al massimo chi ha fretta di arrivare al lavoro maledice se stesso che non si è ricordato della mensile ricorrenza.
Singolare l’atmosfera di questo mercato, nessuno annuncia la sua merce urlando prezzi favolosi, anzi, i solerti venditori lasciano “assaporare” le loro mercanzie a lungo valutate con occhi e mani con la calma di chi sa di aver già il guadagno in mano solo per quel tempo concesso al timido valsabbino.

Anche i cinesi si sono adeguati a questa caratteristica, aspettano silenziosi la fatica della valutazione dei clienti e sanno che più vantano il loro prodotto più rischiano la fuga. Il fiume umano si fa sempre più vario, tantissimi i passeggini che snodano il traffico tra le file dei banchi e la percezione è che comincino ad essercene di più anche non guidati dalle velate.
Sarà solo perché nel giorno festivo i piccoli escono rigorosamente con i genitori? Comunque oggi il mercato è vivo e i bambini che chiedono caramelle e dolci ci ricordano di far presto il giro prima che esasperino i programmi da massaia.

C’è una nota scura, una lieve ombra che circola: è leggibile guardando la calca che affolla i banchi con offerte da uno o tre euro, fa pensare a chi proprio non vuole tornare a casa a mani vuote con tutto quel ben di Dio in esposizione e che prende atto di quale fatica sia star lontano da tanta tentazione. Tempi duri da sopportare ma forse anche salutari alla ricerca di nuovo equilibrio nelle piccole economie domestiche. Ecco, anche questo mercato oggi è concluso ma l’appuntamento si ripeterà, qualcosa d’altro verrà proposto, altro ancora si perderà.
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