A San Michele si inaugura l'organo restaurato
di Paolo Catterina

Nel giorno dell’Immacolata nella Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, a Prevalle, un concerto inaugurale per il restauro dell’organo



Domenica 8 dicembre alle ore 16.00 nella cornice della Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo a Prevalle l’organista M° Stefano Rattini, organista titolare della Cattedrale di Trento, inaugurerà i lavori di restauro parziale dell’organo Giovanni Tonoli 1867, esaltandone le possibilità e le 1128 canne, con brani di Vivaldi, Valeri, Padre Davide da Bergamo, Verdi, Valtinoni e con una sua improvvisazione finale su un tema dato dal pubblico.

Il concerto si inserisce nella trentaduesima edizione degli “Itinerari Organistici Bresciani” organizzata dall’“Associazione Amici della Scuola Diocesana Santa Cecilia” di Brescia che lodevolmente valorizza il nostro patrimonio organario Diocesano.

L’organo era in origine un Bolognini di Lumezzane precedente al 1746 del quale si conserva un discreto numero di canne; nel 1867 Giovanni Tonoli ricostruì interamente l’organo riutilizzando il suddetto nucleo di canne più antiche.

L’organo venne sottoposto a più interventi successivi; il primo negli anni ’90 dell’800 ad opera di Bianchetti e Facchetti di Brescia vide la sostituzione degli originali mantici con l’attuale e riutilizzando 2 di quelli originali quali riserva d’aria, il secondo nel 1907 ad opera di Diego Porro consistette in una riforma con l’eliminazione, senza sostituzioni, dei registri Violoncello bassi, Campanelli e Cornetto per “epurare” lo strumento da alcune sonorità ritenute “eccessive” sull’onda della riforma Ceciliana che voleva ridare sobrietà alla musica liturgica.

Un ulteriore intervento “anonimo” a cavallo delle 2 guerre mondiali vide l’eliminazione della pedaliera originale e l’inserimento di una nuova “moderna” e di un sistema di unione escludibile tra questa e la tastiera.

Nel 1984 l’organo venne restaurato dalla ditta Pedrini di Binanuova (Cr) con la ricostruzione del registro Violoncello bassi e del Cornetto ma mantenendo tutti gli altri elementi non originali.

L’organo era in una situazione di completa disarmonia dei suoni e con pesanti mal funzionamenti della componente trasmissiva meccanica e della produzione e distribuzione dell’aria.

Per ovviare a questa situazione nel 2015 l’allora Parroco Don Vittorio Bonetti, ora sostituito da Don Fabrizio Gobbi che ha portato a compimento i lavori grazie anche ad un contributo della “Fondazione Civiltà Bresciana”, decise di rimediare attraverso un restauro parziale affidato alla ditta Galli e Pian di Bovezzo iniziato a febbraio 2019.

Tutti gli elementi dell’organo sono stati sottoposti a pulitura, riparazione e regolazione finale per permettere un funzionamento corretto ed un’armonica pronuncia sonora finale; sono stati ricostruiti tutti gli elementi eliminati, si è mantenuta la manticeria ma si è separata l’aria in 2 pressioni come in origine per alimentare la Tromba a Squillo 16’ ad aria forte.

Il restauro ha permesso di riportare l’organo alla fisionomia il più vicina possibile all’originale ed il concerto permetterà di sentire la sua voce tipicamente ottocentesca.


191203-organo1.jpg 191203-organo1.jpg 191203-organo1.jpg