Scampato pericolo
di val.

Il Tar ha annullato l'assegnazione dei lavori che porteranno all'accorpamento delle scuole vobarnesi. La ditta scelta dalla Centrale unica di Committenza non aveva i requisiti



A quella ditta l’appalto non si doveva assegnare, la ricca commessa va quindi a chi nella gara era arrivata seconda, cioè l’impresa “Senatore Geom. Pasquale”.

Il contratto è quello affidato in un primo tempo dalla Centrale Unica di Committenza istituita presso la Comunità montana di Valle Sabbia alla Maser Srl, per i lavori di “efficientamento energetico nonché adeguamento sismico dell’edificio sede dell’Istituto Comprensivo di Vobarno, con accorpamento della scuola primaria di Vobarno con la scuola secondaria di primo grado”.

Un’operazione per la quale è stato previsto un importo a base d’asta di 5.357.652,45 euro.

La decisione è stata presa dalla sezione staccata di Brescia del Tar Lombardia, in seguito ad un ricorso presentato dalla stessa “Senatore Geom. Pasquale”.

E vien da dire “meno male”.

La ditta che con l’offerta più bassa si era aggiudicata l’appalto, infatti, si era “dimenticata” di far sapere che nel 2016 il Comune di Sassari aveva risolto in suo danno l’appalto del valore complessivo di 1.875.000,00 euro relativo all’affidamento dei lavori di realizzazione delle piste ciclabili, per violazione delle disposizioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e del Piano di sicurezza, nonché per arbitrario unilaterale abbandono del cantiere.

Altra dimenticanza il provvedimento di interdizione a far contratti con la pubblica amministrazione adottato in data 27 luglio 2017 dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Per non dire del provvedimento di esclusione dalla gara d’appalto assunto dal Comune di Borgomanero per il collegamento con altra impresa partecipante alla medesima procedura.

Insomma, tutta una serie di omissioni che hanno indotto il Tar ad accettare il ricorso, condannando alla refusione delle spese legali, per 2mila euro ciascuna, sia la Maser Srl sia la Centrale Unica di Committenza.

Secondo il Tar, infatti, quest’ultima, pur non essendo a conoscenza di alcuni fatti omessi dalla Maser Srl, era in possesso di elementi sufficienti a giustificarne l’esclusione dalla gara.

Già il progetto di accorpamento delle scuole vobarnesi ha sollevato in paese forti e non ancora sopiti malumori, ci mancava solo che i lavori venissero affidati ad una ditta manifestatamente incapace a farli per bene.

«Questo ricorso l’abbiamo vinto con facilità, del resto gli inadempimenti della ditta che aveva fatto un’offerta più bassa della nostra erano evidenti – ci ha detto il titolare della Senatore geom. Pasquale -. Speriamo dunque di poter cominciare presto coi lavori, per quel che ci riguarda noi saremo pronti a farlo già a gennaio del prossimo anno».


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