Ottantacinque capre nella neve
di val.

Sono bloccate sui pendii sopra al Gaver. Se non riusciranno a scendere da sole, appena sarà possibile, un "Drago" dei Vigili del fuoco porterà fin lassù del foraggio



Ha nevicato forte in questi giorni al Gaver e le previsioni dicono che nevicherà ancora.
Più di mezzo metro se n’è accumulata sulla Piana, ben oltre il metro e mezzo quella presente sulla Misa.

Arrivata un po’ a sorpresa, la coltre bianca ha provocato la temporanea chiusura della Provinciale dopo Valle Dorizzo, dove gli operai hanno bisogno di una settimana ancora per concludere i lavori della nuova galleria paravalanghe, in modo che possa rendere più sicuro il transito invernale.

Sorpreso per l’evento meteo anche un gregge di capre
, bloccate lungo un pendio fra il Gaver e Crocedomini.
Ottantacinque ungulati domestici di proprietà di un allevatore camuno che si ritrovano ora dispersi a gruppi in più canaloni attorno ai 1800 metri di quota. Impossibile raggiungerli da terra, perché la neve è caduta sul terreno non ancora gelato, quindi è fortemente instabile, come dimostrano alcuni “distacchi” avvenuti nei punti più in pendenza.

Il gregge è stato osservato dall’alto
dall’equipaggio del Drago 82 del reparto Volo Vigili del fuoco Malpensa.
Il mezzo aereo, approfittando di una breve “finestra” nella coltre delle nubi, venuto a conoscenza della presenza di animali in difficoltà, nel primo pomeriggio di ieri è riuscito a raggiungere la zona, ma ha dovuto presto rientrare alla base.

Impensabile l’intervento di recupero dall’alto di tutti quei capi di bestiame, più probabile la possibilità che “i nostri” possano tornare lassù con del foraggio nei prossimi giorni, non appena le condizioni meteo lo permetteranno.
Intanto le capre, che probabilmente si trovano da quelle parti fin dalla scorsa primavera, se la devono cavare da sole.

«Può succedere di essere sorpresi dagli eventi, ma il buon pastore queste situazioni deve prevederle per tempo. Del resto si sapeva che c’era il rischio di forti nevicate, soprattutto in quota – ci ha detto il veterinario valsabbino Cristian Colombo, interpellato nel ruolo di esperto -. Evidentemente in questo caso ha ritenuto, sbagliando, che le sue capre potessero far rientro da sole».

Se la possono cavare in quelle condizioni?
«Quando nevica le capre si raggruppano e cercano riparo in qualche anfratto e se ci sono distacchi di slavine ci sta anche che possano trovare qualche cosa da mangiare – ci ha detto Colombo -. Bisogna calcolare però che non sono degli stambecchi e che a quelle quote al massimo possono trovare un poco di erba secca. Sono ad ogni modo animali intelligenti e non escludo che, trovandosi in difficoltà, cambiando le condizioni, possano trovare il modo di guadagnare in autonomia il fondo valle».

.in foto: come si presentava ieri la Piana del Gaver


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