Al voto la mozione per possibili alternative
di Federica Ciampone

Il testo della mozione presentata da Marco Apostoli riguardo alla depurazione del Garda, rivisto, sarà votato nei prossimi giorni. Tutti d’accordo i gruppi consiliari, divisi invece forze politiche e amministratori locali



La mozione presentata lo scorso 8 ottobre da Marco Apostoli di Provincia Bene Comune e poi rinviata potrà ora, dopo essere stata “limata” dai consiglieri provinciali, essere votata.

Se il testo iniziale chiedeva che fosse la Provincia a realizzare uno studio indipendente che indicasse la localizzazione migliore per il depuratore del Garda – fatto giudicato allora inammissibile in quanto non di competenza del Broletto – il testo della mozione odierna prevede che il presidente della Provincia Samuele Alghisi chieda ad Acque Bresciane un approfondimento dello studio e la valutazione di possibili alternative al doppio depuratore a Gavardo e Montichiari.

Il prossimo 13 novembre è in programma la Consulta per l’ambiente, con Ufficio d’Ambito, Acque Bresciane e Università di Brescia, che spiegheranno il loro progetto in Provincia. Nel Consiglio provinciale del giorno seguente si terrà il voto finale.

Permangono alcune incognite, come quella dell’eventuale allungamento dei tempi in caso di realizzazione di un nuovo progetto, magari con il rischio di non poter più accedere ai finanziamenti statali.

La mozione ha trovato condivisione da parte di tutti i gruppi, ma d’altro canto ha fortemente diviso le forze politiche e gli amministratori locali.

Il PD di Salò si è schierato apertamente contro il progetto del doppio depuratore proposto da Acque Bresciane, puntando invece sull’ampliamento dell’impianto di Peschiera e sulla sostituzione della condotta sublacuale. Apertura ad ulteriori valutazioni da parte del segretario provinciale del PD Michele Zanardi.

Per il centrodestra, che ha ribadito invece la priorità della tutela del Garda, serviva condivisione onde evitare lo scontro tra territori.

Per il sindaco di Gavardo Davide Comaglio, capofila dei primi cittadini dei Comuni dell’asta del Chiese coinvolti nel progetto, la rivalutazione della mozione di Marco Apostoli è un grande passo verso la redazione di un progetto alternativo condiviso dai vari territori, al quale ci si dovrebbe applicare fin da subito.

D’altra parte i sindaci del lago, in particolare Giampiero Cipani di Salò e Delia Castellini di Toscolano Maderno, hanno ribadito che il progetto di Acque Bresciane è di natura tecnica e non politica, visto e approvato da professionisti esperti, e che non esisterebbero alternative, per cui la necessità sarebbe quella di procedere rapidamente.

Sulla sponda veronese, nel frattempo, si avanza velocemente verso l’affidamento dei lavori, nella convinzione che portare i reflui a Peschiera sia sbagliato e dannoso, dato che il depuratore è già saturo.

Per capire cosa accadrà non resta che attendere il voto definitivo del 14 novembre.
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