Lavori infiniti al campo, si dimette il presidente dell'Ac Gavardo
di Cesare Fumana

Il procrastinarsi dei lavori ben oltre il dovuto ha esasperato a tal punto Giorgio Tonoli, che ha rassegnato le dimissioni dalla guida della società calcistica gavardese. L'assessore allo Sport gli chiede un ripensamento



Giorgio Tonoli, presidente dell’Ac Gavardo
, ha rassegnato le dimissioni dalla carica che ricopriva da diversi anni per il prolungarsi dei lavori del nuovo campo da calcio in sintetico, che ha messo in difficoltà le numerose squadre in questo inizio di campionato e l’intera società, assumendosi per questo tutta la responsabilità.

In una lunga e dettagliata lettera, inviata al direttivo della società calcistica e per conoscenza al sindaco e all’assessore allo sport di Gavardo, ripercorre tutto l’iter dei lavori dove esprime tutto lo sconforto per questa vicenda. La riportiamo intagramente.

«Buongiorno a tutti, la carica di presidente di una società sportiva porta ad attraversare momenti belli e non, ma quello che mi porta a scrivere questa lettera è la situazione surreale che si è creata, purtroppo la vita societaria ci riserva anche questo e di consuetudine, a malincuore, vengono prese delle decisioni.

Il tutto matura per la situazione del campo sintetico del Centro Sportivo Comunale “Papa Karol Wojtyla”, struttura logistica per noi vitale, il quale nel 2015, vista l’usura, viene ritenuto non omologabile dall’ufficio impianti sportivi di Roma.

Inizia un calvario, trattative con la vecchia amministrazione, pagamenti per ottenere deroghe sull’utilizzo del campo, numerosi preventivi fatti da ditte specializzate ed accordi vari per il rifacimento, i quali prevedevano principalmente la suddivisione del costo in tre finanziatori (Comunità Montana Vallesabbia, Comune di Gavardo e A.C. Gavardo), fino al fatidico giorno, quando sembrava tutto deciso, mancava solo una delibera della giunta comunale e chissà perché, vuoi la sfortuna, la stessa sera decade la giunta comunale in seguito a varie dimissioni.

Per non perdere altro tempo, su nostra iniziativa e in accordo con l’amministrazione precedente, attraverso i contatti con una ditta che lavora nel settore dei campi sintetici, (la più conveniente fra quelle interpellate), abbiamo a nostre spese richiesto il Parere Preventivo alla LND (Lega Nazionale Dilettanti) sulle future opere di rifacimento del campo, con tanto di progetto depositato a Roma. Il suddetto parere favorevole, rilasciato nel Febbraio 2019 ci permette un’ultima proroga per l’utilizzo del campo fino a febbraio 2020 con l’impegno inderogabile che entro tale data si devono ultimare i lavori.

Tengo a precisare che, grazie alla nostra tempistica sul deposito del progetto, siamo riusciti ad evitare l’applicazione del nuovo regolamento sui campi sintetici che prevede, come nel nostro caso, lo smaltimento del sottofondo in asfalto, con un risparmio di circa 100.000 euro.

Con l’arrivo del Commissario Prefettizio, chiediamo ed otteniamo un incontro per esporre il nostro problema. Mi colpisce a freddo con una domanda semplice: ”Cosa ne fate di un campo di calcio?”, rimango stupefatto e allo stesso tempo deluso sull’essere informato che di soldi non ce ne sono e non si può fare niente.

Trascorre qualche settimana e veniamo convocati per un secondo incontro per portarci a conoscenza di un bando regionale, con l’intenzione di parteciparvi come amministrazione. Purtroppo il bando non va a buon fine, ma si apre un’ultima possibilità: recuperare la parte finanziata dal comune (euro 136.000, 00) sul disavanzo di bilancio, cifra che verrà poi confermata e deliberata.

Nel mese di Maggio di quest’anno viene scelto e ribadisco scelto di fare un bando nazionale. Trascorsi i giorni prescritti dalla legge vengono aperte le buste e vince la ditta Leo Costruzioni di Lecce con sede amministrativa a Milano, data inizio lavori 25 luglio, consegna prevista entro fine agosto 2019, (precisiamo che il tempo utile massimo effettivo dei lavori variava dai 20 ai 30 giorni).

Nel frattempo si insedia l’attuale amministrazione, veniamo convocati per esporre il nostro problema logistico, nella riunione ritengo opportuno avere la certezza che, per inizio settembre, di poter utilizzare il nuovo campo evitando di dover migrare su campi vari limitrofi. Sono stato tranquillizzato che tutto era stato ben definito, naturalmente per qualche inghippo si poteva avere qualche giorno di ritardo, ma che assolutamente per metà settembre l’opera sarebbe stata ultimata.

Sembra tutto chiaro ma purtroppo inizia l’ennesimo calvario: la ditta naturalmente subappalta il lavoro, questi su vari solleciti iniziano il 05 agosto, dopo quattro giorni se ne vanno in ferie, rientrano il 19 agosto. Naturalmente sono in ritardo e quindi il collaudo del sottofondo previsto per il 24 agosto viene annullato. Viene deciso e non imposto una modifica al progetto iniziale alzando le quote di parecchio e quindi ulteriormente anche i costi. Quindi altro lavoro non previsto e avanti con un cantiere di bradipi senza vedere nulla di fatto, spostando altre quattro volte la data di collaudo del sottofondo e privandoci di capire realmente le tempistiche di fine lavori.

Nel frattempo siamo costretti a prendere in affitto per poter svolgere le nostre attività i campi di Vallio Terme, Prevalle, Soprazzocco, Oratorio di Gavardo, Nuvolento e Muscoline, naturalmente pagando migliaia di euro per l’affitto.

Un bel giorno la ditta subappaltatrice se ne va, senza preavviso, lasciando il cantiere fermo per ben due/tre settimane, poi arriva la ditta vincitrice dell’appalto e via di corsa con i lavori in modo di arrivare al venerdì 25 di ottobre con un cantiere quasi ultimato, all’incirca manca una settimana per completare i lavori. Altra sorpresa, anche loro se ne vanno, naturalmente senza preavviso e noi siamo ancora qua, in data odierna ad aspettare.

Penso che, a tutti, sorgano alcune domande:

1) Ma chi dovrebbe gestire il tutto o meglio il direttore lavori come giustifica questi ritardi?

2) Ma è mai possibile che con la scusante “SONO APPALTI PUBBLICI ED E’ COSI” non si possa far rispettare un contratto?

3) Vogliamo capirla che trecento ragazzi sono sbattuti a destra e sinistra?

4) Ma lo si capisce che per noi sono molte migliaia di euro di affitti che nessuno ci rimborserà?

5) Ma è possibile che una ditta, a pochi giorni dal termine, non sia in grado di dare una data fine lavori?

6) Ma le famose penali che qualcuno sbandierava all’inizio, che fine hanno fatto?

Visto che nessuno è in grado di rispondere sono arrivato ad una conclusione: mi dimetto da Presidente dell’A.C. Gavardo. Non è una scelta da classico capitano che abbandona la nave in avaria, è una scelta da uomo, da colui che aveva dato garanzie al consiglio societario e a tutti i tesserati sulle tempistiche dell’opera e sono convinto che, qualcuno che ricopre certi incarichi non le sa fare queste scelte purtroppo, vivendo tutti i giorni la propria incompetenza nello svolgere il proprio dovere.

Mi dispiace, purtroppo non mi è stata data altra scelta, ognuno prenda le proprie responsabilità.

Vorrei ringraziare l’attuale Assessore allo Sport Bettinzoli, grande uomo, che veramente a capito il problema e si è molto dedicato per risolverlo, purtroppo con pochi risultati. Un abbraccio e ringraziamento a tutti coloro che in questi anni mi sono stati vicini, credetemi per me non è stato facile arrivare a questa scelta.

FORZA GAVARDO».

Contattata da noi, per l’amministrazione comunale di Gavardo ha risposto l’assessore allo Sport Gianangelo Bettinzoli.

«Mi dispiace per questa decisione – ci dice Bettinzoli –, anche perché con Tonoli abbiamo avuto da subito un buon rapporto. Capisco lo sconforto per la mancata conclusione dei lavori prima dell’inizio dei vari campionati che ha provocato numerosi disagi alla società. Da parte nostra, mia e del sindaco, abbiamo più volte sollecitato la società appaltatrice ad accelerare i lavori. Purtroppo ci sono stati dei passaggi che hanno rallentato la posa del manto, come il rifacimento del fondo e la successiva omologazione da parte della Federazione, prima della posa del tappeto sintetico. Ora il manto è posato e manca solo l’intarsio con la sabbia per consolidare il tappeto, operazione che può essere eseguita sole se non piove. Con il bel tempo in 4/5 giorni i lavori saranno terminati.

«Mi auguro – è l’auspicio dell’assessore – che le sue dimissioni vengano ritirate. Anche perché con lui abbiamo iniziato il percorso che prevede l’affidamento della gestione del campo proprio all’Ac Gavardo».

Un auspicio di molti, che conoscendo Tonoli, superato questo attimo di sconforto e questa situazione critica, non imputabile di certo alla sua persona, possa riprendere il suo impegno appassionato per il Calcio Gavardo.
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