L'arte in rapporto con la natura
di Fabio Borghese

Questo venerdì sera a presso la Casa dei Serlesi nella frazione Villa a Serle, una serata organizzata dall’associazione NaturArteNatura dedicata al rapporto fra arte, natura, ambiente, paesaggio nella storia dell'arte dall’antichità ai giorni nostri con un focus sulla contemporaneità


L'associazione NaturArteNatura di Serle invita questo venerdì 8 novembre, alle 21, presso la Casa dei Serlesi, nella frazione Villa, ad una serata di approfondimento culturale intitolata “Come è cambiata l'arte nel suo rapporto con la natura, dalle prime forme artistiche alle ultime tendenze” (ingresso libero).

Alla serata interverranno in veste di relatori: Jessica Bianchera, storica dell’arte e curatrice di numerose mostre; Daniele Girardi, artista veronese; e Pietro Caccia Dominioni, collezionista, curatore e responsabile tecnico di mostre d’arte.

Fin dall'antichità l'arte ha sempre cercato una relazione con la natura, l'ambiente, il paesaggio: come esplorazione del mondo e ricerca identitaria (le pitture rupestri di epoca paleolitica e neolitica), a scopo prevalentemente decorativo (affreschi e trompe l'oeil nella pittura parietale romana) o come modello da imitare e riprodurre (sia in epoca classica che rinascimentale); come elemento accessorio (per lo più come sfondo) e simbolico nell'ambito della pittura di storia e nella ritrattistica o come genere autonomo con la nascita della pittura di paesaggio.

Nell'Ottocento, con il Romanticismo, natura e paesaggio divengono manifestazione dell'infinito, principio del tutto e svolgono un ruolo fondamentale nel veicolare l'alto grado di sconvolgimento passionale dello Sturm und Drang, mentre con l'Impressionismo nasce la pittura en plan air: gli artisti lasciano i propri studi per dipingere nella natura, per sentirla.

Ma se fino a questo momento il rapporto tra arte, natura, ambiente e paesaggio si riscontra per lo più in pittura, con l'avvento dell'epoca contemporanea e il progressivo allontanamento degli artisti da un approccio mimetico e imitativo nei confronti della realtà, con la smaterializzazione dell'immagine e dell'oggetto artistico, anche il rapporto tra arte, natura, ambiente e paesaggio muta rapidamente e si fa prima distaccato, poi immersivo ed esperienziale.

Così, se l'Ultimo Naturalismo, negli anni Cinquanta, sembrava sancire la fine di questo sodalizio, l'Arte Povera nei Sessanta arriva a utilizzare gli elementi stessi della natura come oggetto e soggetto dell'opera d'arte, mentre nei Settanta la Land Art trasforma ambiente e paesaggio nel luogo prediletto di operazioni su larga scala, tanto spettacolari quanto condizionate dall’inevitabile scorrere del tempo. Proprio in questo contesto si sviluppano, inoltre, approcci di tipo trasversale, che recuperano un certo senso esistenziale del rapporto con l’ambiente e il paesaggio, puntando tutta l’attenzione sull’esperienza, sullo stare nella natura e “attraversarla lasciandosi attraversare”.

Oggi, in un generale clima di proliferazione dei linguaggi e delle operatività, gli artisti si relazionano con natura, ambiente e paesaggio attraverso svariate modalità e mezzi: dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance, dalla scultura all'installazione; nei musei come negli spazi pubblici, nelle gallerie o nel pieno della natura selvaggia. Gli approcci sono vari e molteplici: alcuni di stampo marcatamente ecologista e ambientalista, altri di natura strettamente scultorea o installativa, altri ancora si caratterizzano per un approccio diretto, immersivo e totalizzante.

Il talk si propone come una conversazione aperta e partecipata, un excursus per ripercorre il rapporto tra arte/natura/ambiente/paesaggio nella storia dell'arte dall’antichità ai giorni nostri con un focus sulla contemporaneità.

In chiusura, saranno proposti due esempi di progetti di arte pubblica che in maniera completamente diversa e antitetica hanno cercato una relazione con la cittadinanza rivolgendosi non solo e non tanto agli addetti ai lavori, ma prima di tutto a chi abita un luogo: Arte Sella, un progetto trentennale che con la volontà di rinsaldare il legame tra arte / natura / ambiente / paesaggio ha portato alla creazione di un parco sculture nella montagna della Val di Sella; Legarsi alla montagna, l’opera partecipata di Maria Lai, la quale, chiamata a realizzare un monumento per il suo paese natale – Ulassai – coinvolge tutti gli abitanti nella creazione di un lavoro che oltre a rappresentarne l’identità si rivela una preziosa occasione di conoscenza, autoanalisi, relazione, riscoperta.

In foto: un'opera del progetto Arte Sella

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