«Silent Event»
di red.

Anche numerosi soccorritori valsabbini fra i partecipanti ad un evento organizzato a Bergamo dal Servizio di benessere in emergenza di Areu



La mattina di domenica 13 ottobre a Bergamo si sono riuniti 230 soccorritori del servizio emergenza-urgenza lombardo. Tra questi. vi era una delegazione della provincia bresciana ed, in particolare, della Valsabbia, con le associazioni di Ponte Caffaro, Vestone e Pronto Emergenza insieme ad altri soccorritori e alcuni infermieri dell’ospedale di Gavardo.

Cosa ci facevano tutti nella città alta, con la stessa maglietta e con delle cuffie in testa?

Hanno partecipato al primo “silent event” organizzato dal servizio benessere in emergenza di AREU Lombardia: in pratica, una camminata in città, con delle cuffie collegate in bluethoot al microfono di un personal trainer che incitava i partecipanti ad attività fisiche a suon di musica.

«Le finalità di questo incontro - spiega Eddy Spezzati, la psicologa referente del servizio per le province di Brescia e Bergamo -, sono state varie.
Anzitutto rinsaldare la rete tra le varie associazioni delle province di Bergamo, Brescia e Sondrio, afferenti alla centrale del 118 delle Alpi.
In secondo luogo, rinsaldare la conoscenza e la collaborazione tra le varie figure del soccorso: autisti, medici, operatori di centrale, infermieri e soccorritori, perché, una maggior conoscenza, porta ad una maggior efficienza nel servizio e, quindi, ad una ancora maggiore qualità del soccorso a chi ne necessita».

Importante è stato anche dare delle brevi, ma molto pratiche ed efficaci, indicazioni di benessere a tutti i partecipanti.

Infatti, il servizio benessere in emergenza di AREU offre, a tutto il personale coinvolto nel soccorso, momenti di supporto emotivo, fornito dalla psicologa o da colleghi appositamente formati (peer supporters), perché, nonostante la passione e la eccellente preparazione dei soccorritori lombardi, alcuni eventi ed alcune immagini possono lasciare un’immagine indelebile con una scia di dolore, difficile da dimenticare in fretta.

E, visto il grande valore sociale di questi operatori, è importante tutelarne il benessere in ogni modo, così come si è fatto con l’evento di domenica.


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