«With stone you can», architetti dal mondo a Nuvolera
di Redazione

Sono quasi cento i professionisti arrivati nella valle delle cave per conoscere il marmo di Botticino e il suo possibile impiego nella valorizzazione dell’architettura contemporanea


“With stone you can! Con la pietra è possibile!”. Questo il titolo della 54esima Fiera Internazionale del Marmo che si tiene a Verona dal 25 al 28 settembre e a  Nuvolera sono arrivati direttamente nella valle delle cave quasi 100 architetti interessati a conoscere il marmo di Botticino e la sua possibile valorizzazione nell’architettura contemporanea.

“Dobbiamo ringraziare sinceramente gli sforzi dei nostri Consorzi dei cavatori che con il Ministero dello Sviluppo Economico, Italian Trade Agency, Confindustria Marmomacchine e Veronafiere anche in occasione della 54esima edizione della Fiera del Marmo hanno voluto rinnovare il programma Italian Stone Design” ha esordito Nicola Bianco Speroni, Consigliere Delegato alle Cave del Comune di Nuvolera.

Il programma “Italian Stone Design” è infatti uno strumento di promozione del Made in Italy che, come spesso avviene, è formidabile quando riesce a riunire e far lavorare insieme produttori, venditori, professionisti e tecnici del settore con le pubbliche amministrazioni. A fianco di Nicola Bianco Speroni ad accogliere gli illustri ospiti il Vice Sindaco di Botticino Gianfranco Camadini e il Vice Sindaco di Paitone Corrado Romagnoli, il Presidente dei Cavatori della Valle di Nuvolera Giuliano Ghirardi e il Presidente del Consorzio Botticino Monica Berardi con il vice presidente Giovanni Merendino.

A Nuvolera gli architetti sono arrivati dai quattro angoli del pianeta seriamente interessati a conoscere l'Industria Italiana della Pietra naturale autentica. Dall’Europa sono arrivati da: Germania, Francia, Belgio, Olanda, Austria, Svizzera, Polonia e Regno Unito; dall’America: dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Messico ma la delegazione più numerosa è giunta dai vicini Paesi Mediorientali: dall’Arabia Saudita, dal Qatar e dagli Emirati Arabi, nonché dall’Algeria e perfino dal Sud Africa.

Suddivisi in gruppi gli architetti hanno raggiunto le Cave site nel Comune di Botticino e alcune del Comune di Nuvolera dove hanno visitato anche i depositi dei blocchi e ricevuto tutte le informazioni sulle tecniche di escavazione e sulle peculiarità del marmo bresciano.

Se solo trent'anni fa il mercato della pietra utilizzato in edilizia contava poche decine di varietà, oggi con la globalizzazione e l’avanzamento delle tecniche di escavazione sono disponibili migliaia di varietà e combinazioni diverse, una manna per gli architetti ma uno strazio per i produttori bresciani che vedono il proprio prodotto confrontato con materiali incomparabili per durezza, colore e brillantezza ma che spuntano prezzi decisamente inferiori forse anche a causa di costi di escavazioni pericolosamente (per i lavoratori addetti) bassi. 

Molti architetti hanno voluto testimoniare il valore aggiunto del prodotto italiano e bresciano quando si realizzano progetti “chiavi in mano” e non la semplice fornitura di materiale perché la competenza e la professionalità dei posatori italiani consentono di realizzare lavori eccezionali che, come suggeriva un architetto di New York, “Sono opere d’arte!”.

Pare impossibile, ma negli Stati Uniti per esempio è ormai molto difficile trovare bravi posatori del marmo e il costo si aggira intorno ai 200$ al metro quadrato escluso il materiale.

Ci sarebbe uno spazio di lavoro enorme se solo fossimo più determinati anche noi italiani nel promuovere i corsi di formazione in parte già disponibili, per esempio alla scuola Vantini di Rezzato, per non disperdere una eccellenza italiana, cresciuta nei secoli e riconosciuta a livello internazionale.

Nelle foto gli architetti in visita alle cave di Nuvolera


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