Caffaro: fissata la data per inaugurare la rotonda
di val.

Nei giorni scorsi prove di passaggio con autobus ed autoarticolati, avrebbero messo la nuova ammnistrazione bagossa in grado di fare previsioni sulla conclusione dei lavori per la "rotonda quadrata" lungo la 237 del Caffaro al confine regionale



Teoricamente sarebbero sufficienti tre mesi di lavoro per sistemare il vecchio ponte, allargandolo di un paio di metri e finalmente dare efficienza alla “rotonda quadrata” sul Caffaro, lungo la Provinciale numero 237 al confine fra le regioni Lombardia e Trentino.

I lavori conclusi dalla ditta Pretti & Scalfi un paio di anni fa, infatti, per la realizzazione del “quarto lato” della rotonda rappresentato da un nuovo ponte, si sono dimostrati insufficienti a garantire una circolazione scorrevole e sicura.
Le prove effettuate a suo tempo avevano messo in evidenza ciò che il progetto non aveva previsto, cioè che autobus e camion non avevano spazio sufficiente per manovrare.

La nuova soluzione prevede, appunto, l’allargamento del ponte vecchio, mantenendone le caratteristiche paesaggistiche secondo i dettami della Sovrintendenza, migliorandolo dal punto di vista delle dimensioni, della robustezza e della staticità sismica.

La nuova amministrazione di Bagolino, visto che i lavori precedenti avevano riservato alla fine amare sorprese, ha deciso di anticipare in qualche modo le prove di scorrevolezza.
Così sabato mattina l’intera giunta col sindaco Gianzeno Marca in testa, hanno chiesto a Trentino trasporti e alla ditta Saad di Baitoni di effettuare una serie di prove con autobus (anche quello denominato “serpentone”) ed autoarticolati.

Una prova informale, che però ha registrato la presenza fra gli altri del direttore lavori della Pretti & Scalfi, ing. Ghizzi, del sindaco di Storo Luca Turinelli e, unico rappresentante della Provincia autonoma di Trento il 5Stelle Alex Marini.

«Non vogliamo avere sorprese, in mancanza di dati certi, vogliamo capire cosa può funzionare e cosa invece avrà bisogno di aggiustamenti, prima di spingere al massimo per risolvere in modo definitivo questa annosa questione» ha detto Gianzeno Marca.

Che poi ha indicato un preciso orizzonte temporale: «Abbiano già fissato l’inaugurazione del nuovo svincolo per sabato 18 maggio 2020. Ci riusciremo».

Per tutta la mattinata, col traffico gestito dalle forze di polizia locale di Bagolino e Storo, oltre che da una pattuglia di carabinieri, sono stati posizionati birilli, studiate traiettorie, disegnate fermate degli autobus ed isole del traffico.

Alla fine i punti che ancora presentano delle criticità per la svolta coi mezzi pesanti sono sostanzialmente tre: l’uscita dalla rotonda per girare verso Baitoni e per chi gira in direzione di Lodrone; l’ingresso per chi arriva dal Bresciano.
Nulla di insormontabile, con qualche accorgimento tecnico, sembra.

Se è vero, insomma, la conclusione di quest’opera per la quale sono stati impegnati 3 milioni e 800 mila euro dei fondi dei Comune di Confine, ha i mesi contati.


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