Si chiamava Gheorghe Voicu
di val.

Era rumeno, in Italia da 12 anni e domiciliato a Nuvolento, l'operaio di 52 anni che ha perso la vita cadendo dal ponteggio che stava innalzando, lungo la parete posteriore della Pieve che Mura Savallo ha intitolato all'Assunta


Stavano posizionando i ponteggi attorno a Santa Maria Assunta, la parrocchiale di Mura Savallo. Lo stavano facendo da giorni.
Pochi minuti ancora di lavoro poi avrebbero sospeso per riprendere all’indomani.

Come ultima operazione, a tredici metri di altezza, Gheorghe avrebbe dovuto recuperare la carrucola che serve per issare i materiali e posizionarla più in alto. Poi sarebbe sceso.

Nel frattempo il fratello di sotto stava spostando il camioncino col quale i due avrebbero fatto rientro a casa ma, quando è uscito dall’abitacolo, sull’impalcatura Gheorghe non c’era più: era caduto giù, a quanto pare senza emettere un solo grido.

Questa una prima ricostruzione di ciò che è accaduto ieri poco prima delle 18 nel centro valsabbino del Savallese.
Gheorghe Voicu, cittadino rumeno di 52 anni, in Italia da una dozzina d’anni e domiciliato a Nuvolento, è morto probabilmente sul colpo.
Insieme al fratello lavorava per conto una ditta milanese.

Inutile il tentativo di rianimarlo da parte degli altri operai presenti sul posto.
Dalla centrale operativa hanno inviato a Mura l’equipaggio dell’auto infermierizzata, i volontari di Pronto emergenza da Odolo e anche l’eliambulanza decollata da Bergamo: tutto vano.

L’esatta dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri di Vestone, intervenuti sul posto col maresciallo Marini e dei tecnici del l’Asst. In particolare si cerca di capire cosa possa aver provocato la caduta dell’operaio?
Al momento solo delle ipotesi: un malore improvviso al momento di scendere dal ponteggio? Un’imprudenza? Gheorghe indossava l’imbragatura, ma al momento della caduta non era assicurato.

Oltre ai rilievi degli inquirenti, a dare ulteriori elementi potrebbe essere un esame autoptico.
Intanto la salma del 52enne è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale di Gavardo a disposizione delle autorità.

A Mura sono arrivati anche i familiari, insieme al fratello di questa ennesima vittima del lavoro, molto scossi per l’accaduto.
Sul posto anche il sindaco Nicoletta Flocchini ed il parroco don Marco Iacomino.

Gheorghe era venuto in Italia per lavoro dodici anni fa
, viveva da solo, la famiglia, dopo una separazione, era rimasta in Romania.
Il cantiere per la ristrutturazione dell’antica Pieve è stato posto sotto sequestro.

Nei mesi scorsi
i lavori affidati dalla parrocchia ad una ditta di Bione avevano interessato il consolidamento delle fondamenta e le infiltrazioni di umidità. I ponteggi che gli operai rumeni stavano issando serviranno per il ripristino e la sistemazione delle facciate e del tetto.

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