Colpita a cinghiate e col ferro da stiro
di red.
Dopo anni di violenze una donna di 37 anni ha deciso che quella era l’ultima volta ed ha chiamato i carabinieri
E’ successo a Prevalle, nell’intimità familiare come troppo spesso accade.
La famiglia è originaria del Burkina Faso e vive in Italia da 15 anni. Tutti cittadini italiani: lui, lei e 4 figli, il più grande ha 14 anni e l’ultimo solo 8 mesi, nati tutti all’spedale di Gavardo.
A motivare tanta tensione in famiglia, sarebbero state le difficoltà a sbarcare il lunario con l’unico guadagnato dall’uomo che fa l’operaio in zona.
Domenica mattina l’ultimo episodio, si spera, di una brutalità assurda: per picchiare la moglie ad un certo punto lui ha preso anche il ferro da stiro, per fortuna spento, usandolo come martello, poi l’ha presa a cinghiate sulla schiena, provando poi a soffocarla stringendole il collo.
Lei l’ha lasciato sfogare, poi ha chiamato i carabinieri.
Ad arrivare sul posto i militari di Prevalle, che hanno trovato tutti in uno stato di profonda agitazione. Lei è stata accompagnata in ospedale, dove le hanno riscontrato contusioni e lesioni guaribili in 15 giorni, lui è finito in caserma.
«Negli ultimi anni bastava poco per farlo andare su tutte le furie» ha dichiarato la donna ai carabinieri di Nuvolento.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e l’arresto convalidato.
La donna ha rifiutato di trasferirsi in una struttura protetta, preferendo rimanere a Prevalle, dove i figli frequentano la scuola.
Per l’uomo è scattato il divieto di avvicinare la vittima e la casa familiare a meno di 300 metri.