Maxi depuratore, «Un progetto con troppe criticità»
di Redazione

Il sindaco di Gavardo, Davide Comaglio, scrive agli amministratori gardesani per illustrare le criticità del progetto di fattibilità tecnica ed economica dal forte impatto anche sulla viabilità gardesana, già congestionata

«Nuovo sistema di collettamento e depurazione a servizio della sponda bresciana del lago di Garda – Criticità del “progetto di fattibilità tecnica ed economica” sulla viabilità gardesana».

È questo l’oggetto della lettera inviata dal sindaco di Gavardo Davide Comaglio ai colleghi sindaci e a tutti gli amministratori dei Comuni della sponda bresciana del Lago di Garda.

La riportiamo integralmente.

«Come certamente sapete Gavardo, da alcuni mesi, è al centro dell’attenzione quale ipotetica localizzazione di uno dei due maxidepuratori (l’altra è Montichiari), dove far confluire il nuovo collettore del Garda. Un’opera difficilmente comprensibile che raccoglierà i reflui pompati dai comuni dell’Alto Garda (da Gargnano a San Felice) con dislivelli altimetrici rilevanti che salendo per Tormini di Roè Volciano arriverà a Gavardo transitando su oltre 30 km di strada statale gardesana con costi ambientali ed economici difficilmente giustificabili.

Il sottoscritto, con i sindaci dell’asta del Chiese, più volte ha richiamato le gravi criticità che comporterebbero le opere sul nostro territorio, senza campanilismi e senza sindrome Nimby.

A conferma che i gavardesi non soffrono della sindrome Nimby, informo, per chi non lo sapesse, che da alcuni mesi a Gavardo si sta già realizzando un depuratore intercomunale, che servirà ben quattro comuni (Gavardo-Villanuova, Vallio Terme e parte di Muscoline). Tutti i residenti, e non, che usufruiscono delle strade locali possono testimoniare il gravissimo disagio che stanno provocando i continui tagli e scavi sulla sede stradale con continue interruzioni, semafori, uso di percorsi alternativi più accidentati e transito nel centro storico.

Proprio da questa pesante esperienza che stiamo vivendo a Gavardo e leggendo nei giorni scorsi sulla stampa locale, le preoccupazioni di alcuni amministratori gardesani, per lo stato attuale di congestione della strada gardesana, ho voluto leggere a più ampio raggio e non solo per l’incidenza sul mio territorio, il “progetto di fattibilità tecnica ed economica” pubblicato sul sito di ATO Brescia e verificare il percorso e i lavori che il nuovo collettore farà da Gargnano a Gavardo e in secondo luogo da Manerba del Garda a Montichiari.

Condivido con Voi alcune considerazioni e preoccupazioni più da bresciano e utente della gardesana, che da sindaco di una comunità fortemente penalizzata da questo intervento, nella speranza che anche la comunità gardesana possa interrogarsi su un progetto che non sembra migliorare le criticità derivante dall’inquinamento fognario, (non vengono estirpati definitivamente alla radice i problemi delle acque miste e degli sfioratori) e anzi genererà importanti problemi viari per alcuni anni, con conseguenze sul comparto turistico che certamente non si possono ritenere superficiali.

La strada gardesana sarà un cantiere itinerante lungo 30 km che a lotti di qualche centinaio di metri partirà da Gargnano con tubazioni GS400, attraverserà il centro di Bogliaco, passando nelle piazzette dei
porti per poi dirigersi verso Toscolano Maderno, lungo tutta la tortuosa strada gardesana.
A Toscolano Maderno le tubazioni saranno GS600, verranno deviate sul bel lungolago Zanardelli, per poi reimmettersi sulla gardesana fino a Fasano.

Il passaggio lungo tutta la strada statale a Gardone Riviera prevede la posa di tubi GS700, fino a Barbarano.

A Salò le tubazioni diverranno GS800 dalla stazione di pompaggio posta alla fine del lungolago Zanardelli (Carmine) e attraverseranno il centro passando da via Landi, via Brunati, la stretta via Garibaldi, viale Bossi, via Umberto I, per ricollegarsi alla gardesana in direzione Tormini di Roè Volciano, dove una tubazione GS1200 partirà in direzione Villanuova e Gavardo.

Anche pensando di non eseguire lavorazioni durante i mesi estivi, allungando però il termine complessivo dei lavori, un’opera così impattante sull’unica strada che collega l’Alto Garda a Brescia avrà effetti che tutti possiamo immaginare.

Il percorso che il collettore del medio Garda da Cunettone farà fino a Padenghe sul Garda e da qui fino a Montichiari, non è meno impattante tra strada gardesana e viabilità comunale.

Ricordo che nel progetto veronese il progetto definitivo ha “spostato” gran parte delle tubazioni inizialmente previste sulla strada statale riportandole in “spiaggia”. Cosa succederà sulla sponda bresciana?

Tutto questo non era evitabile con la sola sostituzione della condotta sublacquale, utilizzando i fondi a disposizione per interventi mirati sul collettore esistente e/o di separazione delle acque miste del territorio? Era ed è proprio necessario sostituire ed invertire il senso di marcia del collettore dell’Alto lago, portando il tutto a Gavardo con costi economici ed ambientali che incideranno pesantemente sul futuro delle nostre Comunità, pur avendo a disposizione soluzioni ritenute valide dall’Università di Brescia (l’attuale Peschiera per dirne una) che ridurrebbero drasticamente tutti i problemi da noi evidenziati da oramai un anno?

Confido che finalmente le comunità valsabbine e gardesane collaborino, per tutelare entrambi i territori a beneficio della collettività.

Cordiali saluti.

Il sindaco
Arch. Davide Comaglio»
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