Alzheimer, 10 posti in più a Bagolino
di val.

La Fodazione Beata Lucia Versa Dalumi ha ottenuto gli accrediti partecipando ad un bando della Regione Lombardia. Il nucleo alzheimer bagosso conta così 30 unità ed è il più numeroso nella provincia bresciana



Dieci posti in più per gestire quella che è stata definita “epidemia silente del terzo millennio”, vale a dire il morbo di Alzheimer. Sono quelli assegnati da Regione Lombardia alla Fondazione Beata Lucia Versa Dalumi Onlus di Bagolino.
Quello bagosso diventa così il nucleo Alzheimer più numeroso della Valle Sabbia e forse dell’intera provincia bresciana.

«La Fondazione aveva partecipato ad un bando indetto dalla Regione, che ha effettuato un’ispezione alla struttura a metà giugno, riconoscendo la presenza dei requisiti gestionali e strutturali indicati nel bando e nel decreto della Direzione generale welfare» ci dice Edi Moneghini, il direttore della Fondazione, nel confermare la notizia che è di pochi giorni fa.

«L’attivazione di dieci nuovi posti in nuclei Alzheimer in RSA, è avvenuta mediante conversione di posti letto ordinari già accreditati».

La Beata Versa Dalumi quindi è ora dotata di 120 posti letto di cui 80 ordinari accreditati, 30 riservati per nucleo Alzheimer protetto e 10 posti cosiddetti “solventi”, ossia per i quali la Fondazione non riceve contributi economici da parte della Regione.

«Un risultato ottenuto grazie all’impegno profuso con passione da parte di tutto lo staff della Fondazione – ha aggiunto Edi Moneghini -, a cominciare dal Cda presieduto dal presidente Claudia Carè».

Cda uscente: proprio in questi giorni, infatti, è previsto il rinnovo delle cariche.

Secondo il Rapporto Mondiale Alzheimer 2018 in Italia sono 1.241.000 gli individui affetti da demenze e, di questi, si stima che siano oltre 600.000 le persone colpite da Alzheimer. Sono invece circa 3 milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza ai malati.

Uno degli obiettivi della Fondazione bagossa è proprio quello di essere un punto di riferimento e di sostegno per i familiari di chi è colpito da questa terribile malattia, che rischia di togliere a chi ne è affetto persino la dignità di essere umano.


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