In Lombardia riaprono i roccoli
di Redazione

Due anche anche in Valsabbia fra i sette impianti autorizzati nel bresciano per la cattura di richiami vivi destinati ai cacciatori capannisti, grazie all'approvazione delle deroghe sui richiami vivi


La Giunta della Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, una delibera riguardante l’autorizzazione a effettuare la cattura di uccelli selvatici per la cessione ai fini di richiamo. Il provvedimento autorizza l’attività di cattura di uccelli selvatici da cedere come richiami vivi ai cacciatori con la forma di caccia da appostamento.

«Ricordo - ha dichiarato Rolfi - che stiamo parlando di specie cacciabili. Abbiamo anche l’obiettivo di destinare il 20% del totale delle catture agli allevamenti professionali, per potenziare la produzione di soggetti in cattività. L’approvazione di questa delibera è stata possibile grazie alle interlocuzioni positive con il Governo - ha sottolineato l’assessore - che ha riconosciuto il lavoro della Regione Lombardia nello sviluppo della banca dati sui richiami, per cancellare qualsiasi zona d’ombra sul tema e i nostri sforzi per implementare la filiera dell’allevamento».

Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale valsabbino della Lega, Floriano Massardi, vice capogruppo del Carroccio al Pirellone, da anni impegnato in questa battaglia.

«Dopo molti anni – commenta Massardi – e a seguito di numerose battaglie la Regione Lombardia ha finalmente riaperto i roccoli, consentendo la cattura dei richiami vivi. Un ringraziamento in questo senso va all’Assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, che ha portato il documento in Giunta nella giornata odierna, facendolo approvare.

Con queste disposizioni si ridà un po’ di ossigeno agli oltre 10 mila capannisti bresciani, ridando vita ai nostri roccoli, veri e propri monumenti naturali, simbolo della tradizione, della cultura delle nostre valli e del nostro territorio.

Nello specifico la delibera sancisce in maniera precisa le modalità ma soprattutto il numero massimo di richiami vivi catturabili. Per quanto concerne la Provincia di Brescia sono i seguenti: 2519 della specie Cesena, 2452 della specie Merlo, 1234 della specie Tordo Bottaccio e infine 2325 della specie Tordo Sassello. Vengono definiti inoltre, su base provinciale, le strutture autorizzate al prelievo che per il nostro territorio bresciano saranno i Roccoli di Serle, Monticelli Brusati, Cologne, Cellatica, Treviso Bresciano, Bovegno e Pezzaze.

Salutiamo quindi con favore questa delibera che non soltanto ha il pregio di rendere giustizia ai nostri cacciatori, troppo spesso vittime dei preconcetti ideologici di certi talebani dell’ambientalismo, ma consentirà di ridurre e scongiurare anche il fenomeno del bracconaggio. A questo proposito non voglio nascondere anche una forte soddisfazione personale per una battaglia che ho fatto mia fin dal primo giorno ed è stata vinta, andando anche contro il parere di molti, che sostenevano la non attuabilità della riapertura dei roccoli, pena multe e sanzioni.

Noi abbiamo dimostrato che non è così, portando avanti la battaglia con la caparbietà di chi sa di essere nel giusto. Certamente è un risultato importante – conclude Massardi – ma siamo ancora a metà del guado; resta aperta infatti la questione della caccia in deroga, tema verso cui intendo continuare ad impegnarmi, nell’auspicio di portare a casa entro l’anno anche questa vittoria per i nostri cacciatori».
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