Energia dall'acquedotto
di Ubaldo Vallini

Politecnico di Milano ed A2A insieme nello sperimentare una speciale valvola che promette le gestione in tempo reale dei flussi idrici e anche il recupero di energia. Il primo impianto è stato piazzato a Vestone



Promette recupero energetico, ma anche una “gestione intelligente” dell’acquedotto e persino la possibilità di misurare la qualità dell’acqua.
L’hanno chiamata “GreenValve” ed è il frutto di un rapporto di collaborazione fra Politecnico di Milano, la società Interapp-Valcom e A2A Ciclo Idrico.

Si tratta di una speciale valvola, ideata dal professor Stefano Malavasi, brevettata e sviluppata dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano.

Il primo prototipo industriale di GreenValve è stato installato con successo su un acquedotto a Vestone.

«Conti alla mano, è impressionante l’energia che viene dissipata abitualmente su una singola valvola di regolazione – spiegano al Politecnico -. Tanto per fare un esempio, un impianto di distribuzione idrica dissipa in media 60-100 MWh/anno, equivalente al consumo annuale di 20-30 famiglie medie in Europa».

Il meccanismo può sostituire la valvola, recuperare l’energia necessaria per il suo stesso funzionamento ed alimentare altre utenze locali.

I vantaggi sarebbero molteplici: il monitoraggio in tempo reale di pressioni e portate, che possono essere regolate sia in automatico sia in manuale da remoto; la riduzione delle perdite idriche ed il controllo dei consumi; la connessione a sensori in grado di misurare in tempo reale la qualità dell’acqua che passa nei tubi e di attivare in caso di bisogno i sistemi di disinfezione.

Insomma, la promessa è di poter gestire l’acquedotto in modo intelligente e sicuro: a questo scopo è stata creata anche un’apposita “app”. «Potenzialmente una GreenValve del diametro di 80 mm, come quella impiegata a Vestone, può recuperare in media un’energia pari al consumo energetico di 2-5 famiglie di 4 persone (circa 2.7 Mwh/anno).

«Se n’è parlato tempo fa, ma non abbiamo gestito noi questa cosa» ci ha detto il sindaco di Vestone Roberto Facchi.

Che ha aggiunto: «Bene tutte le sperimentazioni, nella speranza che possano poi portare benefici in termini di servizi. Sul recupero energetico mi rimane un dubbio: non essendo in questo caso prevista l’immissione in rete dell’elettricità prodotta, temo che quelle 2-5 famiglie continueranno a pagare la bolletta».


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