«Ma davvero il presidente Alghisi è l'unico responsabile?»
di red.

In merito alla richiesta delle minoranze di emendare la posizione gavardese sulla realizzazione del depuratore del Garda, anche “Insieme per Gavardo” dice la sua


Gentile Direttore,

davvero la vita è bella proprio perché ognuno la vive e la interpreta a modo suo! … E siamo fortunati a vivere in un paese ove tutti possono dire una cosa oggi e, domani, fare esattamente l’opposto…
Sarà questa la vera essenza della Democrazia?

E’ infatti con sentimenti ambivalenti che prendiamo visione della nota del gruppo consiliare di minoranza Gavardo Ideale, pubblicata dal Suo giornale, apprendendo così la lettura distorta che la minoranza dà dello svolgimento del Consiglio Comunale del giorno 4 Luglio.

All’ordine del giorno, com'è noto, vi era la mozione - presentata dal Sindaco Davide Comaglio - contraria all’eventuale localizzazione sull’asse del fiume Chiese dei depuratori “del Garda”, in via di ideazione.
Mozione che - per inciso - era stata trasmessa con buon anticipo anche alla minoranza, prefiggendoci unanimità di consenso, per derivarne la forza ed autorevolezza necessarie ai difficili passaggi che ci accingiamo ad affrontare. 

Unico nostro obiettivo, quello di opporsi in ogni modo lecito, forte ed efficace alla realizzazione dell’obbrobrio che ci vogliono far piovere addosso.
Il documento, pertanto, era già in partenza proposto come modificabile, proprio perché lo si voleva condiviso, posto ovviamente che le eventuali modifiche risultassero funzionali alla sua forza ed efficacia e necessariamente approvate da tutti i consiglieri; e, quindi, da condividere prima di entrare in aula.

La vigilia del Consiglio, ultimo giorno utile per poter presentare emendamenti, è giunta inaspettata - da parte della minoranza - la richiesta di inserire un comma che nella sostanza indicava nel Presidente della Provincia di Brescia l’unico responsabile (o… capro espiatorio) dell’odiosa vicenda.

Dopo aver spiegato con pacatezza e ragione, sia prima che durante il Consiglio e motivando ogni nostra perplessità, i motivi che sconsigliavano di inserire un testo come quello formulato dalla minoranza (che rischiava di far perdere valore all’insieme della mozione), pur di non andare allo scontro abbiamo anche proposto di integrare l’emendamento (non modificandone una sola parola), e però estendendolo a tutti i vari enti che a diverso titolo e grado di responsabilità stanno concorrendo alla localizzazione dei depuratori, chiedendone quindi - per tutti - le dimissioni dei vertici.

L’integrazione era di questo tenore:
“…., nonché, stante l’evidente corresponsabilità nel mancato coinvolgimento summenzionato da parte di Acque Bresciane, di AATO, di Regione Lombardia, del Ministero dell’Ambiente e di Comunità del Garda, nondimeno a richiedere prontamente le dimissioni di tutti i vertici di tali Enti, riservandosi nel caso di verificata sussistenza di responsabilità più gravi anche di eventuale deferimento alle Autorità competenti.”

La minoranza si è detta contraria anche a questa soluzione di buon senso, ed ha voluto andare forzatamente al voto ed allo scontro, pur di generare una inutile, evitabile polemica politica; sapendo in partenza che ne sarebbe uscita perdente, perché mai avrebbe potuto poi votare contro l’insieme della mozione, avendone condiviso il testo nella sua ragion d’essere.
Infatti, non ritirando l’emendamento, e neppure acconsentendone alla modifica, ne ha sancito la bocciatura dal Consiglio, con inevitabile (a nostro avviso) brutta figura.

Per inciso, la mozione del Sindaco Davide Comaglio è stata votata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel testo originario.

Serviva loro tutto questo per motivare una poco ispirata lettera a Valle Sabbia News?
Noi pensiamo di no, perché basta andarsi a rivedere (e lo può fare chiunque) lo svolgersi della seduta del Consiglio Comunale del 4 Luglio sul sito del Comune di Gavardo, per capire che la maggioranza se ne è badata bene dal difendere il Presidente della Provincia di Brescia, al quale vanno indubbiamente ascritte delle responsabilità sulla mancata convocazione del promesso “tavolo tecnico”; e nessuno è cieco e sordo o poco intelligente da non capire che le vere responsabilità vanno individuate altrove, e su tavoli ben più influenti di quello del presidente provinciale.

Evidentemente, quindi, la natura dell’emendamento aveva una paternità ed una rivalsa meramente politica (se non partitica), che non poteva portare nessun beneficio alla causa. Anzi: in verità, ne indeboliva l’insieme, proprio perché di parte, e non rappresentativa di tutta la comunità Gavardese.

Queste le ragioni che ci fanno concludere che
alfine tutto si è risolto nel migliore dei modi, e nuovamente ci spingono a chiedere agli amici di “Gavardo Ideale Centrodestra” uno sforzo autentico per anteporre, nelle scelte future, il bene di Gavardo agli interessi di partito.

Grazie per l’attenzione e l’ospitalità sul Suo giornale

Cordiali Saluti,
Gruppo Consiliare Insieme per Gavardo

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