Rifiuti, fra ambiente e legalità
di red.

L'escalation di roghi e incendi dolosi nelle discariche e negli impianti di stoccaggio, anche nel Bresciano, è un gran brutto segnale



«L’emergenza della gestione dei rifiuti deve preoccuparci e impegnarci su due versanti fra loro particolarmente intrecciati».

Così scrive Gianantonio Girelli, nella duplice veste di consigliere regionale del Pd e componente della Commissione speciale antimafia.

«Il primo è quello ambientale.
Parlare di rifiuti significa parlare di una delle grandi sfide che ci troviamo davanti. Diminuirne drasticamente la produzione, farne un riutilizzo il più esteso possibile, trovare metodi di smaltimento, stoccaggio, utilizzo a fini energetici e ambientalmente sopportabili, non è una eventualità ma una drammatica necessità sempre più impellente.

Avere la capacità di adottare una corretta programmazione di siti adeguati per discariche, impianti di trattamento e altro è una delle responsabilità che le istituzioni devono assumere. Coinvolgere in queste scelte le istituzioni locali, le varie realtà associative e i cittadini è una richiesta sempre più forte».

«Il secondo versante è quello del rispetto della legalità.
Il tema dei roghi, la crescente penetrazione delle mafie nella gestione del settore, i dati che le autorità ci consegnano, le indagini, i processi e le sentenze dimostrano la gravità del fenomeno malavitoso.
Da qui la necessità di un salto di qualità da parte delle istituzioni e, più in generale, della politica.

Contrastare la corruzione - ahimè non certo assente in questo settore -, essere informati, evitare di essere “commissariati” da lobby di settori o “indirizzati” dal management delle società pubbliche, sono percorsi da intraprendere con decisione, senza tentennamenti o indecisioni, con coraggio, assunzione di responsabilità, capacità di comunicazione e coinvolgimento.

È necessario affrontare una emergenza particolarmente grave
e pericolosa ed è importante farlo restituendo ruolo e autorevolezza alla politica. Perché la politica deve rappresentare la soluzione dei problemi, non esserne una delle cause».

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