Americani a Condino
di Aldo Pasquazzo

Da nove anni i figli di Tom Joice Maloney volevano incontrare gli amici di Condino. In questi giorni ci sono rusciti


Colleen, Tim, Katny, Maureen e Patty, la visita a Condino l'avevano pianificata già nove anni fa.
Solo ieri l'altro, e per la durata di tre giorni, i figli del telegrafista ventenne americano Tom Joice Maloney sono stati accolti e festeggiati dai Plecèr che abitano sia il forno di famiglia sia il Rio.

Il più anziano di loro, Colleen, ha 70 anni mentre la più giovane Patty di anni ne ha 55.
Per loro era d'obbligo conoscere e incontrare i figli e nipoti di Giuseppe e Fulvio Pellizzari che al loro amato genitore nel 1945 avevano salvato la vita, dopo che si era paracadutato sulle alture di Rango.

A fare per primi accoglienza e onori di casa i figli di seconda generazione di Giuseppe e delle sorelle Santina, Marina, Onorina e fra Masseo Pellizzari, da decenni pure loro scomparsi.
Quest'ultimi assieme al cugino Fulvio e alla moglie Lisa per ben cento giorni avevano garantito a Tom di continuare a vivere di giorno a Rango e la notte alla Ruche a due passi dal ponte di Caranara.
I militari che erano con lui si erano ancor prima paracadutati in Veneto, mentre Tom, vistosi braccato, aveva inutilmente tentato la via di fuga verso la Svizzera.

Nell'arco di quei tre mesi (6 febbraio – 8 maggio 1945) a rotazione “Plecèr e Plecère” si erano alternati ad accudire e curare il telegrafista americano che qualche giorno prima si era paracadutato dalle alture dislocate sopra l'abbazia di San Lorenzo, mentre il velivolo colpito da contraerea tedesca si era poi schiantato a ridosso del convento San Gregorio, facendo tre vittime e una decina di feriti tra gli stessi frati.

“Nostro padre delle sequenze aeree non ne parlava mai, parlava invece solo e sempre di Beppino e Fulvio Pellizzari che a quel tempo rischiando molto gli avevano salvato la vita” dicono i cinque figli.
A compenso di rischi e paure, Beppino e Fulvio si erano accontentati di portare a casa il paracadute, dal quale avevano ricavato pantaloni e camicie per più generazioni.

Ieri al primo incontro avvenuto in una casa vacanze di Ponte Caffaro c'erano Angela, la cugina Luciana ed Eleonora che peraltro parla bene l'inglese. E' stata lei ad interrogare e a tradurre quanto raccontavano gli americani.

Nel tardo pomeriggio incontro ufficiale al Centro polifunzionale di Condino dove ad accoglierli c’erano il sindaco Claudio Pucci e gli storici Claudio Rosa, Ovidio Bondoni Pellizzari e Ivo Butterini. Quindi cena casereccia con gli alpini.

Oggi domenica tappa a Rango dove il genitore statunitense si era nascosto.
Tra lunedì e martedì tappa al Convento dove l'aereo americano aveva causato panico e vittime.

Mercoledì, non senza qualche magone
, la delegazione prenderà il volo dalla Malpensa alla volta degli “States”.

Foto – americani e le Plecère di ultima generazione

190707Condino.jpg