Le adesioni sono in costante crescita, il paese ha accolto – accanto al Tricolore - anche le bandiere statunitensi e le procedure di accoglienza sono state definite e pianificate da Comune e Società Americana. 

 

Tra sabato e domenica, infatti, l'organizzazione legata al Festival Provinciale dell'Emigrazione attende a Storo circa 800 persone, per la maggior parte trentini che vivono all'estero. A distanza di dieci anni  il paese capofila di valle torna ad essere protagonista e punto di riferimento per le tante famiglie che ormai da anni vivono dall'altra parte del mondo.

 

Nella circostanza la Fondazione americana, che fa riferimento a Renato Sai, avrà modo e occasione di festeggiare il suo 110° anniversario. “Già stasera (venerdì 5 luglio, ndr) – dicono lo stesso  Renato Sai e gli assessori comunali Stefania Giacometti ed Ersilia Ghezzi - nel Palazzo delle Istituzioni di Piazza Europa è in programma l'inaugurazione di una mostra multimediale gestita delle Famiglie Trentine all'Estero, a cui farà seguito un recital teatrale, testimonianze giovanili legate al progetto Blueprint e interscambi “in stage”, nonché la presenza del coro Amici del Canto”. 

 

Domani (sabato 6), invece, pranzo casereccio a malga Bes e a pomeriggio inoltrato, sempre in comune, tavola rotonda sui “Migranti di ieri e oggi” e poi tappa a Bersone alla Festa delle Associazioni.

 

Ieri il presidente Sai e la Ghezzi, in collaborazione con il docente tionese Flavio Antolini (figlio del popolare centenario Mario Muson) hanno programmato quanto si andrà a fare nell'arco dei tre giorni.  
 

Domenica (7 luglio) la festa verterà al clou quando istituzioni e banda cittadina daranno il benvenuto a coloro che magari Storo non l'hanno mai vista o sentita nominare. 

 

In Cattedrale, alle ore 10, la solenne celebrazione con l'arcivescovo emerito Luigi Bressan, affiancato dal reverendo arciprete don Andrea Fava, poi la sfilata sino al monumento  all'Emigrante (dinanzi alla stazione di servizio Marteletti) e a seguire tutti a Storo E20, ove saranno presenti non solo metà dei facenti parte l'esecutivo provinciale, ma anche esponenti della Trentini nel Mondo, tra cui Alberto Tafner.