Il sesto Albertano debutta in casa
di c.f.

Sarà presentato questo mercoledì sera a Gavardo l’ultimo romanzo con protagonista il giudice Albertano uscito dalla penna di Enrico Giustacchini


Presentazione “casalinga” per il sesto romanzo del giornalista e scrittore gavardese Enrico Giustacchini, Il giudice Albertano e il caso del numero perfetto (ed. Liberedizioni), con protagonista il detective ispirato alla figura del magistrato, diplomatico e scrittore medievale bresciano.

Il libro sarà, infatti, presentato a Gavardo questo mercoledì 12 giugno, alle 20.45, presso l’auditorium comunale “Cecilia Zane”.

Alla serata interverrà il sindaco Davide Comaglio, mentre l’autore sarà intervistato dallo storico Marcello Zane.

Si tratta, come i precedenti, di un giallo, ambientato naturalmente all’epoca in cui è vissuto il “vero” Albertano, ossia nel XIII secolo. La vicenda prende il via da due delitti che hanno per teatro, a breve distanza l’uno dall’altro, la Valle Camonica e la pianura. Prima, è il luogotenente del castello dei marchesi Antonioli, a Cimbergo, a venire strangolato e appeso alle mura della rocca; di lì a poco, è il sapiente monaco benedettino Cipriano a essere avvelenato nelle pertinenze dell’abbazia di Leno.

I due crimini, lo si scoprirà ben presto, sono legati da un’unica trama. Non solo: il giudice Albertano, chiamato a indagare, si renderà conto di trovarsi di fronte a un piano diabolico messo in atto da un assassino misterioso e spietato, il quale ha tutta l’intenzione di uccidere ancora.

Una sfida all’apparenza impossibile
, che però Albertano, accompagnato dall’inseparabile Berengario, decide di raccogliere e di vincere a ogni costo, dando inizio a una corsa contro il tempo che assume le caratteristiche di un viaggio, convulso ma affascinante, attraverso la provincia bresciana.

La narrazione, ricca di suspense e colpi di scena, è calata in un contesto - quello, appunto, del territorio bresciano di metà Duecento, con la sua città, i suoi laghi, le montagne e le pianure - ricostruito da Giustacchini con accuratezza, nei luoghi e negli eventi, sulla base di meticolose ricerche documentali che conferiscono all’opera, pur nella cornice letteraria, una patente di assoluta plausibilità.
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