Problemi di vicinato, donna dorme fuori casa
di Cesare Fumana

Una situazione delicata quella che vede coinvolta una 60enne di Villanuova assegnataria di un alloggio Aler. L’avvocato accusa il Comune di immobilismo, ma il sindaco replica elencando le proposte finora non accettate


Va avanti da 5 anni la vicenda di una signora sessantenne di Villanuova sul Clisi, residente in un appartamento Aler, di cui è assegnataria, che vive nel terrore per le continue minacce e vessazioni dei vicini.

Per ben due volte, negli ultimi mesi, si è trovata le quattro gomme dell'auto bucate, e dall’ultima volta ha trascorso alcune notti in auto, o viene ospitata da conoscenti, per evitare che qualcuno gliele buchi di nuovo, visto che l’auto le serve per andare al lavoro presso la casa di riposo di Bedizzole.

Una situazione nota a Villanuova, dal Comune, dai Servizi sociali e pure dalla Questura di Brescia, che nei confronti di uno dei vicini ha emanato un provvedimento di ammonimento del questore.

«Se l’Amministrazione comunale di Villanuova avesse voluto, questa situazione si sarebbe potuta risolvere già tempo fa», è la convinzione dell’avvocato Barbara Botti, legale della signora. «Credo che in questi anni il Comune abbia assegnato alloggi Aler e quindi poteva essere sistemata anche Loriana. Ora - aggiunge - serve un intervento deciso. La mia assistita, che ha diritto a una casa Aler e che ha sempre pagato l’affitto, chiede di essere spostata in un altro alloggio a pari condizioni economiche. A Villanuova o dove preferisce il Comune, ma lontano da quelle persone che non la fanno più vivere».

All’avvocato replica il sindaco Michele Zanardi, elencando gli adempimenti presi dall’amministrazione comunale in questi anni e le proposte fatte alla signora, finora non accettate.

«Questa è una situazione seguita con attenzione dai nostri Servizi sociali. Già nel 2014, in accordo con Aler, abbiamo iniziato l’iter per il cambio alloggio: avevamo trovato anche una soluzione sempre a Villanuova, che è stata però giudicata non idonea dalla signora. Abbiamo pertanto sollecitato Aler a trovare una nuova sistemazione. La signora ha anche denunciato situazioni di disordine all’esterno dell’abitazione, ma i controlli effettuati dalla Polizia locale hanno trovato il giardino in ordine.

La questione è a conoscenza della Questura, che ha già effettuato delle indagini e a maggio ha chiesto al Comune di proporre alcune possibili soluzioni. «Abbiamo pertanto formulato tre proposte – precisa Zanardi –: un nuovo alloggio in paese, uno più lontano fuori paese, accollandoci l’eventuale compensazione del canone di affitto, oppure, se ci fosse la necessità, anche una comunità protetta».

«E questo – sottolinea il sindaco – l’abbiamo comunicato ben prima che la notizia uscisse sulla stampa. Ora siamo in attesa delle decisioni della Questura e della signora. Anche la Prefettura, dopo che la notizia è apparsa sulla stampa, ha chiesto informazioni al riguardo. Noi crediamo di aver fatto la nostra parte. Ora attendiamo risposte dagli enti superiori».
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