U-re
di Luca Rota

Nuovo appuntamento, nuova figurina, nuova meta-rubrica, dedicata - per la gioia del buon Morosini - al “made in Sud” 


Una vita col nove sulle spalle, che ha inizio sulla sponda reggina dello Stretto, ma che col passare degli anni si legherà a doppio filo ad un’altra città calabrese. 
 
Con indosso i colori del Cosenza ne diventerà il miglior marcatore di sempre, recordman di presenze, uomo simbolo di una squadra e di un’intera città. 
 
Di lui avranno un buon ricordo anche i tifosi di Genoa e Avellino, ma sarà nella provincia bruzia che diventerà il vero e proprio idolo della curva, capace coi suoi gol di salvare i rossoblù e di farli sognare ambendo alla massima serie.
 
Resteranno famosi i gol con la Salernitana nello spareggio per evitare la C e l’ultimo purtroppo inutile gol della sua carriera coi Lupi, in casa del Padova, che non riuscì ad evitare la retrocessione.
 
Se Pelé è stato ‘O rei in terra carioca, lui è stato ‘U re, stimato e osannato sia come uomo che come atleta in tutto il capoluogo bruzio.  
Nell’estate di quattro anni fa, una fatalità lo ha strappato all’affetto della propria famiglia, dei tifosi e di una città intera. 
 
Oggi un enorme murales ne ricorda la memoria e lo stadio dove tante volte ha fatto sognare i suoi tifosi, accanto a quello del santo porta il suo nome: Luigi Marulla.
 
 
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