Un grande Brescia ritorna in serie A
di Luca Rota

Diciamocelo, ad inizio stagione nessuno se lo aspettava e nessuno negli ultimi mesi ha avuto il coraggio di dirlo, se non dopo il fischio finale della partita casalinga contro l’Ascoli.


Un grande Brescia ritorna in serie A dopo otto lunghi anni di purgatorio, e lo fa da prima della classe.

Fondamentale è stato l’arrivo in panchina di Corini dopo poche giornate, in sostituzione di un Suazo poco convincente, al quale Cellino ha affidato un buon gruppo, puntellato in estate da acquisti importanti (Donnarumma su tutti) e da conferme eccellenti (vedi Tonali), ma che in pochi credevano potesse ambire alla promozione diretta.

Una bella cavalcata quella delle Rondinelle, miglior attacco del torneo e prima forza del campionato cadetto, compagine votata all’attacco ma anche al sacrificio, che ha saputo soffrire e spesso recuperare svantaggi iniziali, ribaltando i risultati.

Sessantasei punti, sessantasette gol fatti e trentanove subiti; con ancora due giornate da giocare. Molti nomi, tra i quali Donnarumma, attuale capocannoniere del torneo con 25 reti; Tonali metronomo instancabile nonché obiettivo dichiarato delle big di A; Ndoj e Bisoli, uomini di sostanza e quantità; Torregrossa, prezioso gregario ed all’occorrenza fondamentale stoccatore; Romagnoli, muro invalicabile, leader, capitano e goleador che non ti aspetti.

Questi i punti fermi di un team che dopo quasi un decennio ha riportato le Rondinelle nell’Olimpo del calcio italiano, anche se un plauso collettivo va a tutta la rosa a disposizione di mister Corini, senza escludere nessuno.

Perché i campionati li vincono le squadre, ed anche se i singoli spesso fanno la differenza, se non c’è il gruppo non vinci. Quindi complimenti al Brescia, al suo allenatore, alla sua rosa ed al suo presidente.

Bentornate in serie A Rondinelle!

P.S.: dei cori di “festeggiamento” preferisco non parlare perché sarei di parte, essendo io meridionale (o come piace dire a Morosini e a quelli come lui, “terù”). Mi limito a commentare la bella cavalcata sportiva di un grande team, al cui interno spiccano diverse personalità provenienti come me dal Meridione, in primis la coppia d’attacco Torregrossa - Donnarumma. Ma credo che questo anche uno come Morosini lo sappia bene.

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