Crisi del marmo, Consorzio all'opera per il rilancio
di Federica Ciampone

Per risollevare le sorti del settore marmifero il Consorzio Cavatori della Valle di Nuvolera e Nuvolento – comprendente anche Paitone, Serle e Gavardo – punta sulla collaborazione tra tutti i bacini del territorio


Un periodo difficile quello attraversato in questi ultimi anni dal settore marmifero, che in provincia trova la sua collocazione nel bacino della Valle di Nuvolera, Nuvolento, Paitone, Serle e Gavardo, il noto Consorzio Cavatori alla cui presidenza è stato rieletto per il secondo mandato consecutivo Giuliano Ghirardi.
 
Diminuito in pochi anni il numero degli addetti (da 1500 a circa 500 nel settore marmifero, mentre nell’estrattivo da 400 a poco meno di 300), la produzione è conseguentemente calata di circa il 40% per il medesimo periodo.
 
Complici gli accordi presi negli anni precedenti alla crisi e ora divenuti insostenibili e la mancanza di uniformità nelle regole e nelle decisioni prese da ciascun bacino, è divenuta questione della massima importanza impegnarsi per il rilancio di questo settore così importante per l’economia del territorio, soprattutto per le esportazioni.
 
Per questi motivi il Consorzio Cavatori, in accordo con Marmisti Bresciani e Produttori Marmo Botticino Classico, promuoverà iniziative volte ad una maggiore conoscenza del Marmo Botticino, del Fiorito e di Breccia Aurora, Oniciata e Damascata.

Essenziale anche pensare ad un piano unitario, che coinvolga tutti i bacini marmiferi in un progetto di condivisione di azioni e obiettivi.
 
 
 
 
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