Soggiorno forzato
di red.

Brutta avventura quella di un camionista russo che ha provato a risalire lungo la “Strada dei Dossi” col suo bilico Renault


Galeotto il navigatore satellitare, forse, oppure una sua interpretazione, poco cambia.
Fatto sta che nel primo pomeriggio di oggi un camionista russo col suo “bilico” vuoto, mentre saliva lungo la Provinciale III da Nozza verso Casto con l’obiettivo di andare a caricare a Malpaga, giunto ai Piani di Mura, invece che proseguire dritto, ha girato a destra infilando la Strada dei Dossi.

L’arteria, chi la conosce lo sa, presenta non solo una serie infinita di stretti tornanti, ma anche una pendenza non facilmente superabile con uno di questi camion. E col cassone vuoto e la strada bagnata c’è da fare i conti anche con l’aderenza.
Non si è dato per vinto, il “camionaro”, superando di slancio tre o quattro tornanti prima di fermarsi: un po’ per il raggio di sterzo proibitivo, un po’ per la trazione divenuta ingestibile.

Impossibile, purtroppo, a quel punto tornare indietro: proibitiva l’inversione, impraticabile la retromarcia.
Sono dovuti intervenire con dei mezzi adatti, richiamati dagli agenti della Locale della Valle Sabbia intervenuti per gestire la situazione, gli esperti della ditta Peluchetti di Salò.

Con l’autogru e circa tre ore di lavoro, altro non hanno potuto fare che trainare il bilico fino alla frazione murense di Olsano, con l’obiettivo di farlo poi ridiscendere in modo più agevole dalla parte di Auro.

Non è stato sufficiente: ad Auro, infatti, il passaggio stretto fra le case non è permesso, con un rimorchio come quello, che non possiede l’ultimo assale sterzante.

La soluzione arriverà domani, quando la zona potrà essere raggiunta dai Peluchetti con un “muletto” che avrà il compito di sollevare e spostare “passo passo” il retrotreno del “bilico”, per permettergli la manovra di uscita.

Il Renault russo ed il suo autista, nel frattempo, rimarranno ostaggi delle strade del Savallese.


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