Commiato in Fondazione
di red.

Ci vorranno ancora un paio di mesi, poi la nuova struttura predisposta dalla Passerini per accompagnare il proprio caro nel suo ultimo viaggio sarà pronta


Un tempo, nemmeno troppo lontano, la prima fase dell’elaborazione del lutto veniva fatta soprattutto a casa, con le donne della famiglia che lavavano il defunto e gli amici o i parenti che lo vegliavano fin che giungeva il momento dell’ultimo viaggio fino alla tumulazione nel cimitero del paese.

Negli ultimi anni è stato sempre più difficile rispettare questa usanza: case troppo piccole e che spesso non consentono a molte persone di visitare la salma.

Così sono nate le Case del Commiato, proposta soprattutto delle imprese di pompe funebri, come ce ne sono anche in Valle Sabbia.

Una domanda crescente che ha convinto la Fondazione Passerini di Nozza a trasformare gli spazi fino a qualche tempo fa dedicati ad obitorio per il decesso dei propri ospiti in una più confortevole Casa del commiato.

Fervono i preparativi: entro un paio di mesi, anche questa nuova struttura verrà messa a disposizione della popolazione tutta. Nel frattempo l'obitotio della Passerini ha trovato spazio in locali provvisori.

 

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