Antonietta è arrivata a 105
di val.

Tanti auguri ad Antonietta Levrangi, di Levrange, che nella "sala lilla" della Fondazione Passerini ha festeggiato i suoi primi cinque anni... dopo i cento



E’ nata il 2 aprile del 1914. Sono passati centocinque anni e lei è ancora lì, a farsi fare fotografie e a tagliare la torta.
Si chiama Antonietta Levrangi, è di Levrange di Pertica Bassa e da una decina d’anni è ospite della Fondazione Passerini a Nozza di Vestone.

In tanti ieri a festeggiare l’ambito traguardo.
Fra questi, insieme ai familiari, il sindaco Giovanni Zambelli, la dottoressa Fazi ed il dottor Pikop.

Antonietta Levrangi, insieme al suo Battista che di cognome faceva Borra e che è salito al cielo più di trent’anni fa, hanno cresciuto tre figli.
Prima Domenico e Adriano, che se ne sono già andati già anche loro, poi Annunciata che da quando si è sposata vive a Brescia.

Una vita di lavoro, quella di Antonietta, nello stabilimento Ave di Vestone fino alla pensione, mentre il marito faceva il boscaiolo e il “carbuner” in Pertica.

Di certo non è stata la pensione a fermarne l’intraprendenza e fra le “passioni” ha coltivato quella di raccogliere con fervore e per tutti funghi, cicorie e capulì.

Una volta appesi gli stivali al chiodo ha preso a fare lavori a maglia e calze, fino a qualche mese fa, anche per la comunità della quale si occupa uno dei suoi nipoti, don Tiziano Tamussi, sacerdote a La Spezia.

Oggi parla poco l’Antonietta, si permette di farlo solo quando e con chi ne ha voglia: un privilegio dettato dall’età che nessuno, non senza invidia, osa mettere in discussione.

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