Usa banconota falsa e sequestrata, vigile nei guai
di red.

Deve aver pensato che ad attività conclusa e caso archiviato, nessuno se ne sarebbe accorto...


Così ha preso una banconota falsa da 50 euro e, dopo aver fatto sparire l’intero fascicolo, è andato a spenderla in un “Caf” della bassa valle per farsi fare la denuncia dei redditi.

Questa almeno una prima ricostruzione dei fatti che, una volta confermati per via giudiziaria, rischiano di rovinare la carriera ad un vigile alle dipendenze di un paese della Valle Sabbia, da un paio d’anni aggregato al Comando di Polizia Locale che fa capo a Vestone e alla Comunità montana.
Peculato, sottrazione di materiale posto sotto sequestro, spendita di banconote false, queste le pesanti accuse.

La vicenda risale a circa un anno fa e l’agente, messo sotto accusa e destinatario di un avviso di garanzia in un’indagine della quale si sta occupando il Comando provinciale della Guardia di Finanza, da qualche tempo non risulta in servizio: ufficialmente è a casa per un periodo di riposo.

I finanzieri non ci hanno messo molto a scoprire che quella banconota falsa era la stessa sequestrata qualche tempo prima a Vestone dagli agenti della Locale: un caso chiuso, archiviato.

«Si sono rivolti a noi chiedendo del fascicolo ed è stato allora che ci siamo accorti che era sparito» conferma il comandante Fabio Vallini, che fin da subito ha dato la massima disponibilità a collaborare nella prosecuzione delle indagini, perquisizioni comprese.

Così non c’è voluto molto a recuperare il nominativo di chi, fra coloro che avrebbero potuto metter le mani sul fascicolo, quel giorno si sono rivolti al Caf.

Fra le ipotesi, doverosa, anche quella che l’agente possa essere in qualche modo rimasto vittima di un malinteso.

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