Due mostre per riflettere sulla salute mentale
di Valerio Corradi

A più di 40 anni dalle Legge Basaglia due mostre fotografiche affrontano il tema del trattamento della malattia mentale ieri e oggi



Nel 1978, con la legge 180, l’Italia fu il primo paese al mondo ad avviare la chiusura degli ospedali psichiatrici. Si trattò di una rivoluzione che cambiò il modo di trattare in ambito ospedaliero e sociale, le persone con disturbi psichici. Dalle prime sperimentazioni avviate da Franco Basaglia nell’ospedale psichiatrico di Gorizia, molto è stato fatto, ma molto rimane ancora da fare per aiutare le persone che vivono la sofferenza mentale e per restituire loro libertà, dignità, umanità.
 
Le due mostre che saranno inaugurate sabato 5 aprile alle 16.30, presso la Sala Domus di Salò, danno conto di questo percorso sociale e culturale che ancora oggi è incompleto e che richiede, prima di tutto, la disponibilità a entrare, senza pregiudizi, nel mondo della sofferenza mentale.

La prima mostra, “Autopsia di un sogno” prende il via da un libro della fotografa Marica Goffi e della poetessa Gerda García Hernández. L’esposizione scritta e fotografica consente di entrare nel mondo degli uomini e delle donne che hanno vissuto l’inferno del manicomio prima della Legge Basaglia. Letti disfatti, cartelle cliniche e sedie abbandonate sono alcuni dei soggetti immortalati in bianco e nero, che richiamano storie di persone imprigionate nel vuoto di lunghi corridoi, o per contrasto, in spazi così piccoli da impedire qualsiasi movimento.
 
Sempre a Salò si terrà “The Experience”, mostra che contiene un'esibizione collettiva di A. Beltrami e D. Agoni, ospiti di una Residenza Sanitaria per Disabili. Gli scatti sono frutto di un laboratorio che ha utilizzato l’immagine come strumento in grado di esprimere con immediatezza ciò che chi non ha voce fatica a far comprendere. La scelta di utilizzare la macchina fotografica come strumento di comunicazione è stata dettata dalla volontà di creare uno spazio di incontro che offrisse loro la possibilità di imparare a conoscersi e raccontarsi, attraverso alcune istantanee. 
 
Le mostre sono promosse dall’Associazione Culturale “L’isola felice”, che si propone di favorire l’inclusione delle persone con disabilità, l’educazione di una coscienza collettiva, la promozione alla partecipazione e alla cittadinanza attiva, attraverso l’organizzazione di eventi sociali, culturali e artistici. All’evento inaugurale delle due mostre sarà presente la psicoterapeuta Carla Ferrari Aggradi, impegnata da anni sul tema della salute mentale e della sua accettazione sociale.

Le esposizioni, allestite in Sala Domus, via Duomo 5 a Salò, saranno visitabili venerdì 5 dalle 16:30 alle 20, sabato 6 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20, domenica 7 dalle 10 alle 12:30 e dalle 16 alle 20. 
 
Per maggiori informazioni: 3475021813 e pagina Facebook L’isola felice Associazione Culturale.
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