Stagno Meder, trovato l'autore dello sversamento
di Redazione

È un 50enne di Serle che la primavera scorsa ha svuotato quattro taniche di olio esausto nello stagno di Cariaghege. Indivuduato dai Carabinieri Forestali di Gavardo, rischia fino a 6 anni di carcere


Dopo circa un anno, ha finalmente un nome il presunto eco criminale che nella notte del 24 marzo 2018 sversò quattro taniche contenti 80 litri di olio esausto nello stagno “Meder”, in località Cariadeghe a Serle.

 I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Gavardo, già nelle immediatezze del fatto, si erano messi sulle tracce di potenziali autori del folle gesto.

Nei mesi successivi, abilmente guidati dal sostituto procuratore Fabio Salamone, della Procura della Repubblica di Brescia, avevano avviato una intensa attività di intelligence che dapprima ha portato ad individuare un soggetto che nei giorni precedenti al fatto aveva acquisito da un’officina della zona alcune taniche di olio del tutto simili a quelle usate per lo sversamento.

Successivamente, grazie all’incrocio di dati e informazioni sul soggetto, è stato possibile incastrare un serlese di 50 anni che quella notte a parere degli inquirenti avrebbe sversato l’ingente quantità di idrocarburi determinando la morte di una buona parte della fauna anfibia presente nella nicchia ecologica dell’altopiano in quei giorni in riproduzione (rospo “Bufo bufo”).
    
Le cause che hanno spinto al folle gesto sono ancora tutte da accertare, pare che il cinquantenne serbasse rancore nei confronti dell’amministrazione comunale.

L’uomo autore del gesto è stato deferito, oltre che per abbandono di rifiuti, anche per “inquinamento ambientale” (art. 452 bis c.p.) e ora rischia fino a sei anni di reclusione.

L’amministrazione comunale ha ripristinato il sito, ma bisognerà aspettare anni affinché lo stagno raggiunga nuovamente quell’equilibrio ecologico e di naturalità che lo contraddistingueva prima di quel fatidico 24 marzo 2018. 
190104Serle_pozzaMeder_carabinieriforestali.jpg