In memoria di «Ferro»
di c.f.

Verrà commemorato questo martedì a Barghe, il paese che gli diede i natali e dove fu sepolto, Ippolito Boschi, il partigiano delle Fiamme verdi “Ferro”


Questo martedì 26 marzo, nel 74° anniversario della morte, sarà commemorato a Barghe il partigiano Ippolito Boschi, un giovane concittadino che perse la vita per la libertà.

Partigiano delle Fiamme Verdi, col nome di battaglia “Ferro”, rimase colpito a morte nell’azione partigiana dell'Ospedale di Salò, il 23 marzo 1945.

La commemorazione si terrà alle 18 presso il cimitero di Barghe, per iniziativa dell’amministrazione comunale, alla quale si uniscono l’associazione Fiamme Verdi e la sezione dell’Anpi Garda-Valsabbia.

Per l’occasione interverrà Elsa Pelizzari, la staffetta partigiana “Gloria”, che traccerà un ricordo del giovane compagno partigiano e del suo impegno nella Resistenza.

Ippolito Boschi (Ferro) partecipò il 23 marzo 1945 con Angio Zane e altri tre uomini alla rocambolesca liberazione dall’ospedale di Salò, cuore della RSI, del proprio comandante ferito, il partigiano Renato (Carlo Battista Mombelli), catturato e destinato alla fucilazione in omaggio a Mussolini.

Dall’azione nacque uno scontro a fuoco nel quale Ferro rimase gravemente ferito; rifugiatosi in una vicina casa di amici, vi morì di lì a poco. Il suo corpo fu nascosto ai repubblichini e rimase murato in un sottoscala di quella stessa casa fino al funerale, che si tenne a fine guerra. Ferro finì la sua vita rammaricandosi di aver colpito a morte, durante lo scontro a fuoco, due militi della RSI: «Non volevo uccidere nessuno!».

È stato insignito della medaglia d’argento
al valor militare alla memoria.
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