Un Capitano per Serle
di red.
«SiAmo Serle" si chiama la nuova lista civica che alle prossime Comunali avrà il compito di confrontarsi con l'amministrazione uscente. Il candidato sindaco è Giovita Sorsoli
Si chiama Giovita Sorsoli, ha 52 anni, un passato militare come Capitano degli Alpini, si occupa attualmente di sicurezza per un’importante società bresciana. E’ lui il candidato sindaco per la civica “siAmo Serle” che alle prossime Comunali sfiderà la maggioranza uscente del sindaco Paolo Bonvicini, col primo cittadino che ha già deciso di non ripresentarsi.
«Cinque anni senza minoranza in Consiglio comunale mi pare che per Serle siano stati un bel problema – ci dice -. Mi hanno chiesto questo impegno per riportare in paese un po’ di serenità e ho accettato, consapevole che non sarà una passeggiata».
«SiAmo Serle” sta lavorando a questa compagine amministrativa da circa un anno coinvolgendo una cinquantina di serlesi – aggiunge Giovita Sorsoli -. Le nostre posizioni sono apolitiche e apartitiche, l’obiettivo primario è il benessere dei serlesi».
Tema caldo di queste ultime settimane, la questione del percorso ciclopedonale di Cariadeghe.
Non potevano non chiedere a Sorsoli cosa ne pensa: «Lo ritengo un progetto valido, almeno sulla carta. Sarà quindi da valutare con attenzione e certo coinvolgendo i serlesi tutti. E’ evidente che questo non è stato fatto e a dimostrarlo sono le 900 firme contrarie raccolte in poco tempo – ci ha detto -. Sono certo però che le priorità per Serle siano altre».
«Riferendoci all’Altopiano, tanto per cominciare, bisognerà fare di tutto per evitare un futuro accorpamento col Parco dell’Alto Garda, che snaturerebbe le peculiarità serlesi - ha aggiunto -. Occorrerà poi essere capaci di recuperare risorse per affrontare le tante problematiche irrisolte, per tutelare il patrimonio culturale, per sostenere il mondo dell’associazionismo serlese: la squadra che mi sostiene ha tutte le competenze per farlo».
«Soprattutto – conclude Sorsoli -, a Serle e ai serlesi, serve che si governi la cosa pubblica con buonsenso».