Vita e i pensieri di un maestro nella Lombardia dell'Ottocento
di Redazione

Questo sabato nell’auditorium di Vestone, saranno presentati i due volumi che raccolgono i diari del maestro elementare Pietro Zani che insegnò in Valle Sabbia nel corso dell’Ottocento: una preziosa testimonianza della vita dell’epoca


Saranno presentati questo sabato a Vestone i due volumi che raccolgono «I diari di Pietro Zani. Vita e pensieri di un maestro nella Lombardia dell’Ottocento», editi recentemente da Franco Angeli nella prestigiosa collana «La società moderna e contemporanea» fondata da Marino Berengo, Franco Della Peruta e Lucio Gambi.

L’appuntamento è alle 16.30, presso l’auditorium comunale “Mario Rigoni Stern”.

Dopo il saluto delle autorità, toccherà allo storico valsabbino Alfredo Bonomi e a Xenio Toscani, già ordinario di Storia moderna all’Università degli Studi di Pavia, presentare l’importante pubblicazione per la storia della Valle Sabbia.

L’incontro sarà moderato da Giancarlo Marchesi, mentre l’attore Sergio Isonni proporrà alcuni brani dei diari.

All’incontro saranno presenti anche i curatori dei volumi: Simona Negruzzo, che insegna Storia moderna all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, e  Maurizio Piseri, docente di Storia della pedagogia all’Università della Valle d’Aosta.
Inoltre saranno presenti i curatori dei saggi inseriti nella pubblicazione, che intendo inquadrare la figura e l’opera del maestro Pietro Zani e proporre inoltre alcune chiavi di lettura dei suoi scritti: oltre ad Alfredo Bonomi, anche Francesco Castelli, Alberto Vaglia, Massimo de Paoli e Giuseppe Biati.

I volumi offrono al lettore i diari superstiti del maestro valsabbino Pietro Zani (Prato 1780- Sabbio Chiese 1868), un apparato documentario – come evidenzia lo stesso editore – di raro valore per organicità ed estensione dei temi, in grado di dare una molteplicità di chiavi di lettura in un’ottica di ricerca e di testimonianza storica.

I ricordi personali, la quotidianità di una comunità montana, la sua cultura materiale, le sue passioni, le sue paure di fronte alle calamità, formano la trama che s’intreccia con l’ordito delle grandi vicende sociali e politiche dell’Europa del XIX secolo, filtrate dalla cultura del maestro Pietro, sospesa tra il proprio mondo del villaggio valsabbino e l’universo urbano del Regno Lombardo-Veneto.

Oltre a valorizzare la cultura storica del territorio bresciano, la pubblicazione costituisce una fonte preziosa per futuri studi di storia socioculturale e di storia dell’educazione, filone di ricerca, quest’ultimo, che ultimamente raccoglie l’attenzione di svariati studiosi.

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