Piccoli comuni, grande risorsa per le aree montane
di Valerio Corradi

Il 15 febbraio si è tenuto a Zogno (BG) un incontro sui piccoli comuni, risorsa fondamentale per il futuro delle aree montane


L’incontro, organizzato da ANCI Lombardia in collaborazione con le Comunità Montane della Valle Brembana, della Valle Seriana e della Valle Imagna, ha offerto l’occasione per sottolineare l’importanza strategica dei piccoli comuni delle aree montane che, spesso, devono fare i conti  con la difficile gestione del territorio e con strumenti normativi e finanziari che non sempre facilitano il confronto con le specificità locali.

Sono molte le sfide che attendono i piccoli comuni nei prossimi anni e che toccano da vicino anche i molti piccoli centri della Valle Sabbia.
Dall’incontro in Valle Brembana emerge l’urgenza di affrontare e risolvere alcune questioni relative alla finanza locale.

Il Dipartimento Piccoli Comuni e montagna di ANCI Lombardia segnala, ad esempio, la necessità di aprire una discussione sullo sblocco degli avanzi e suoi effetti; sulla nuova gestione del FPV e sulle nuove misure procedurali per l’accesso agli investimenti; sulla gestione e la criticità degli equilibri di parte corrente e infine sulla fiscalità “sbloccata”.

Altri temi da affrontare sono le nuove norme per i fabbisogni di personale nei Comuni e le regole di assunzione, gli impatti del PTR e l’approvazione del RET in materia urbanistica ed edilizia.

Dall’incontro di Zogno è emerso che i piccoli comuni debbano essere sempre più intesi come un volano per la crescita del territorio.
Essi, di fatto, sono presidi sociali e istituzionali per la gestione sostenibile di aree a rischio di indebolimento e spopolamento.

Per essere più incisiva, è auspicabile che l’azione dei piccoli comuni passi dall’associazionismo e da soggetti sovracomunali come le Comunità montane che consentono di creare sinergie su scala più ampia.
Nello specifico, si ritiene che lo sblocco del personale e degli avanzi di Bilancio potrà consentire da una parte una migliore organizzazione dei servizi e dell’altra favorire nuovi investimenti potenziati dalla collaborazione tra centri limitrofi.

Come dimostrato dalla stessa esperienza della Valle Sabbia, la collaborazione tra enti e centri diversi è una via obbligata senza la quale non potrebbero essere affrontate e vinte sfide come la riduzione del divario digitale, la promozione di politiche ambientali (es. tutela delle acque e del suolo, raccolta differenziata), il miglioramento delle vie di comunicazione (es. strade), la creazione di opportunità per il turismo .

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