Ciao, Augusto!
di John Comini

Oggi le campane suonavano tristemente: ci ha lasciati Lauro Augusto (che tanti chiamavano “Gusto”). Era un uomo forte e tutto d’un pezzo, purtroppo un lungo e inesorabile male ce l’ha portato via 


Non ho avuto la fortuna
di incontrarlo di frequente, ma quelle poche volte che lo vedevo mi sorrideva sempre e aveva un atteggiamento sereno e aperto. 
 
Si era sposato con la dolce Anna Massolini, e insieme formavano una coppia davvero bella e radiosa. La figlia Cristina con il marito Luca gli ha regalato due meravigliosi nipoti, Silvia e Lorenzo, che sono stati per Augusto il regalo più bello. 
 
Conosco bene il fratello di Augusto, Antonio, una persona a cui sono legato da amicizia fin da ragazzo. Antonio, come il fratello, è conosciutissimo in paese per la sua simpatia, il suo senso dell’amicizia e della disponibilità. Augusto e Antonio hanno avuto due genitori esemplari: il papà (scomparso purtroppo giovane) e la mamma Maria Lazzarini con generosità si sono sempre sacrificati per il bene della famiglia, dando testimonianza di persone oneste e laboriose. 
 
La mamma era una persona straordinaria, con Emi, Daniela, e gli amici Tiziana e Gigi di Brescia andavamo spesso a trovarla, e sempre (insieme ad Antonio) ci accoglieva con il sorriso, con belle parole… e con qualche fetta di salame (che non guasta mai!). Anche quando per motivi di salute la mamma non ha più avuto l’uso della gamba, lei sorrideva sempre, non si abbatteva e non si lamentava, conservava una dolcezza meravigliosa. E certamente questo suo carattere così dolce e altruista l’ha trasmesso ai figli. 
 
Lo ricordo al campo sportivo come un bravo calciatore, giocava con tenacia e si faceva apprezzare come uomo di squadra; la sua grinta si accompagnava sempre al rispetto degli avversari. Claudio Fondrieschi mi ha gentilmente inviato una scheda della carriera calcistica di Augusto Lauro.
 
Ha esordito giovanissimo nella prima squadra del Gavardo, ha poi giocato anche in più rappresentative provinciali sia giovanili sia di 2ª e 3ª categoria. Terzino grintoso, abilissimo sull’uomo e nell’anticipo, dalle grandi dote atletiche, ha giocato anche negli allievi del Virle (poi Rezzato), Società che aveva formato un autentico “squadrone” pescando tra i migliori allievi delle squadre della Provincia.
 
Il Virle (in cui Augusto era titolare nel ruolo di terzino destro) nel 1970 ha conquistato il titolo di Campione Italiano di categoria con finali in Sardegna. 
 
Tornato a Gavardo, dopo alcuni anni in prima squadra si è trasferito al Prevalle, Società che da poco si era affacciata al campionato nazionale dilettanti di 3ª categoria. Augusto è rimasto a Prevalle parecchi anni, e qui ha chiuso la sua carriera agonistica.
 
Con Augusto se ne va una persona davvero buona, tutti quelli (e sono tanti) che l’hanno conosciuto hanno potuto apprezzare le sue qualità umane, la sua sensibilità, il suo senso della famiglia e dei valori più autentici.
 
Mando un grande abbraccio alla moglie, alla figlia e ai nipoti: siate fieri di aver avuto un marito, un padre e un nonno così! Adesso Augusto sarà nel cielo azzurro, fra le bianche nuvole del Paradiso. Vuoi che nel Regno della felicità non ci sia un pallone per fare una partita?
 
Ciao, Augusto!
 
John
 
Nelle foto:
- Il sorriso di Augusto
- La squadra (e i supporters) che vinse i tornei notturni a Gavardo e Villanuova nel 1969 (in piedi da sx: Claudio Grumi, Gianni Facchetti, Antonio Facchetti, Massimo Susio, Sergio Venturelli e Lorenzo Andreassi; accosciati da sx: Antonio Rivetta, Gelsomino Tebaldini, Osvaldo Abarabini, Augusto Lauro e Claudio Fondrieschi)
- Io e l’amico Antonio (fratello di Augusto) mentre pitturiamo la ringhiera
 
Grazie a Claudio Fondrieschi per la gentile collaborazione 
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