I 47 che sconvolsero l'Europa
di Ernesto Cadenelli

Potrebbe essere il titolo di un film. Invece il riferimento è alla drammatica vicenda dei 47 profughi che per 12 giorni ha tenuto sotto scacco quasi tutti i ministri del Governo italiano e le cancellerie europee


Non fosse perché si è speculato sulla pelle di questi poveretti, ci sarebbe da fare una grande risata.
Ma come! con gli sbarchi ormai vicino allo zero (fonte Salvini), 47 persone da far sbarcare e ridistribuire in Europa rappresentano uno sconquasso sociale, tale da distogliere l’attenzione dai problemi reali a partire dal  preoccupante precipitare della situazione economica?

E c’è bisogno del contemporaneo impiego di più ministri, sul pezzo 24 ore su 24? Non hanno altro cui pensare per il bene degli italiani?
I vice- premier mi ricordano Cip e Ciop dei fumetti. Parecchie persone normali si chiedono come ciò sia pensabile e possibile.

Non vi è alcun dubbio che la indifferenza dell’Europa, sin qui mostrata, pesi negativamente nella gestione di queste terribili situazioni e sull’opinione pubblica.
Però non si può fare contrasto facendo ricadere sulle vittime ulteriori feroci sofferenze, ingaggiando ogni volta bracci di ferro assurdi e inconcludenti.
Il caso poteva e doveva essere risolto con rapidità, lo sbarco e il ricollocamento in Europa, senza alimentare costantemente campagne razziste. 

Provo a dare una mia lettura del perché siamo in questo “cul de sac”.
Innanzitutto Lega e 5 Stelle si sono opposti, votando contro, alla modifica del trattato di Dublino, principale imputato di questa situazione.

Il trattato prevede che gli sbarcati siano a carico del 1° Paese di arrivo (di norma Italia, Grecia, Spagna per ovvie ragioni geografiche).
La successiva ripartizione avviene su adesione volontaria dei singoli Stati.
Perché queste forze politiche hanno votato contro la sua modifica?

L’Europa, così com’è ridotta, non è in grado di fare passi in avanti nella gestione dell’immigrazione come di altre partite, ad esempio politica estera o politica fiscale.
La ragione principale è data dalla resistenza degli Stati Nazionali a cedere parte delle loro competenze all’istituzione comunitaria.
Per capirci sul modello Banca centrale. E il Governo Italiano in fatto di sovranismo è campione.

Non puoi fare il sovranista e poi pretendere solidarietà!
Ma c’è di più: seppur a fatica i Paesi che hanno dato disponibilità all’accoglienza di 47 persone (sic!), alla fine sono stati i soci fondatori dell’Unione.
Gli amici di Salvini dalla Polonia, all’Ungheria, all’Austria, alla Repubblica Ceca, non ne vogliono nemmeno sentir parlare. E costoro dovrebbero essere la nuova frontiera di alleanze future dell’Italia in Europa? L’alleanza dei populisti e sovranisti? Finchè siamo in tempo pensiamoci!

C’è poi la richiesta del Tribunale dei Ministri di poter processare il Ministro dell’Interno per il sequestro degli oltre 150 naufraghi recuperati in mare dalla nave Diciotti cui venne impedito l’attracco per diversi giorni.

Dopo le prime reazioni da bullo, il ministro “Spaccamonti” ha cambiato idea e chiede al Senato di essere salvato. Forse qualcuno gli avrà consigliato di riflettere sui rischi e conseguenze di una tale sfida.
Addirittura siamo arrivati all’assurdo che tutto il Governo vorrebbe autoaccusarsi.

Tutti ci ricordiamo quelle giornate terribili per i profughi e i battibecchi tra ministri 5 Stelle e Lega, gli interventi di buon senso del Presidente della Camera e infine la “moral suasion” del Presidente della Repubblica per una rapida soluzione del caso. Oggi pur di evitare una crisi di Governo intonano il “...vogliamoci bene, eravamo tutti d’accordo...”.

Il fatto è grave perché la Diciotti non è una nave qualsiasi: è una nave della marina militare italiana che ha un equipaggio militare italiano e gli si impedisce di entrare in un porto italiano.
E’ un particolare non da poco.

Oggi si fa girare velina che ci fosse una segnalazione di presenza di terroristi nel gruppo
.
Poco plausibile, visto che lo stesso ministro ha affermato che una volta sbarcati si sono perse le tracce di buona parte dei profughi.
Se fosse vera una cosa simile, verrebbe da chiedersi come facciamo a sentirci sicuri? Pensi che ci siano potenziali terroristi e poi non li segui? Forse è meglio che Salvini svolga un po' più seriamente il  ruolo che occupa e smetta la campagna elettorale permanente.

Questa bufala fa il paio con l’affermazione che nel gruppi dei 47 non c’erano minorenni da sbarcare e poi si è scoperto che erano ben 15.
I 5 Stelle rischiano di andare nel pallone su questa vicenda, Salvini verrà comunque salvato dal centro-destra.

Per la verità si stanno perdendo le tracce anche di coloro che stavano seguendo un percorso di inserimento sociale e lavorativo e che sono stati espulsi e buttati in mezzo alla strada con la chiusura del CARA di Castelnuovo di Porto, la riduzione degli SPRAR e le ulteriori chiusure di centri accoglienza annunciate.
Larga parte di queste persone purtroppo rischiano di tornare a essere invisibili, con tutti gli annessi e connessi che ne possono derivare. Altro che sicurezza per gli italiani.
Pagherà in termini elettorali? Boh!

Avremmo bisogno di un salto di qualità nelle politiche sulla gestione dei fenomeni migratori cominciando a dire con chiarezza e forza che l’Italia e l’Europa, a fronte del calo demografico e conseguente invecchiamento, necessiteranno sempre più di lavoratori giovani.

Per l’Italia, in particolare, serve avviare una politica di governo degli ingressi e dei flussi migratori accompagnata da percorsi certi di formazione, integrazione e avvio al lavoro, superando definitivamente la legislazione vigente ferma ancora al reato di clandestinità che come si può constatare non ha risolto nessun problema né di regolarità, né di sicurezza.

Del resto è l’allarme che viene lanciato dal mondo imprenditoriale, anche valsabbino. 
Usare meno pancia e più testa.


Ernesto Cadenelli
Vobarno febbraio 2019


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