Agrone in festa per Sant'Antonio Abate
di Aldo Pasquazzo

Fine settimana speciale per la piccola frazione di Pieve di Bono – Prezzo per la ricorrenza patronale del santo protettore degli animali domestici


Ad Agrone, frazione che
con altre forma il comune di Pieve di Bono – Prezzo, la ricorrenza patronale di Sant'Antonio Abate è particolarmente sentita e partecipata cosicché anche ieri domenica (in anticipo di qualche giorno rispetto alla ricorrenza liturgica, che cade il prossimo giovedì) la confluenza a messa e processione è stata rispettata.

Dapprima, sulla cantoria, ad esibirsi era stata la corale di Santa Giustina, diretta dal maestro Cornelio Armani, mentre all'armonium - sempre nel corso della messa - c’era Tiziano Armani. All'interno del presbiterio il reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli, affiancato dal diacono Giuseppe Mazzocchi, ha officiato una Messa solenne.

Poi attorno al piccolo altare chierichetti e confratelli che indossavano tonaca e mantellina di colore rosso. All'omelia il sacerdote evidenzia “l'utilità e la sobrietà di stare a volte anche da soli, magari evitando cellulari in modo da valutare, riflettere e staccare la spina”.

Antonio Abate è uno dei più illustri eremiti della storia della chiesa. Nato intorno al 250 a Coma, nel cuore dell'Egitto , a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso dove concluse la sua vita eremitica nel 356 . A funzione conclusa la processione con la statua del santo verso la contrada di Frugone.

A gestire la ricorrenza il Circolo culturale Padre Remo Armani, che a mezzogiorno di ieri ha offerto polenta carbonera per tutti. Più tardi è stato organizzato anche un torneo di briscola a coppie e successiva premiazione della 4° edizione di Agrone in Presepe.

Come nelle occasioni che contano, già il sabato sera era toccato ad Antonio Armani rievocare dentro la stessa chiesa storia, usanze e tradizioni di paese, con la partecipazione del coro Azzurro di Strada.

“Agrone – ha detto Armani – non ha più di 190 abitanti, ma in occasione di questa ricorrenza anche coloro che vivono fuori sono soliti ritornare e partecipare. In epoche diverse la gente confluiva con gli animali che ora però (a parte quelli domestici) non c'è più traccia”.

La chiesa di Agrone, dedicata al santo, venne consacrata il 20 luglio del 1530 ma solo due anni dopo fu possibile abbinarle il campanile. Poi nel 1719 venne ampliata e nel 1750 dotata di un altare maggiore di stile barocco. Durante la Prima Guerra mondiale il paese di Agrone venne evacuato e la chiesa adibita a magazzino, subendo danni e furti. Sparirono anche le campane, rimesse nel 1929. Poi il primo aprile del 1944 la curazia di Agrone venne eretta parrocchia.
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