Pochi ma buoni
di red.

Dieci agenti per sedici Comuni valsabbini dove vivono quasi 30 mila abitanti. Eppure, oltre che compiere tutte le mansioni loro delegate, gli agenti dell'Aggregazione di polizia locale della Valle Sabbia trovano il tempo di effettuare servizi antidroga



Dieci agenti compresi l’impiegata amministrativa e il comandante, il commissario capo Fabio Vallini.
Sedici dei 25 Comuni della valle da tenere sotto controllo, nei quali vivono quasi 30 mila abitanti.
Solo saltuariamente e per interventi particolari, viene utilizzato personale proveniente da altri Comandi.

Questi i “numeri” dell’Aggregazione di polizia locale della valle Sabbia, attiva per Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Lavenone, Mura, Odolo, Pertica Alta e Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano, Vestone e Villanuova sul Clisi.

Numeri risicati, rispetto alla vastità e alle peculiarità del territorio, che però non sembrano pregiudicare lusinghieri risultati operativi.
Fra questi di spicco e sempre in collaborazione complementare con le altre forze di polizia, le operazioni per il contrasto al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, ambito di solito poco approfondito dagli agenti dei Corpi di polizia locale.

Svolti sia con personale in divisa sia in borghese e con l’utilizzo di auto civetta, questi servizi hanno portato nel corso del 2018 all’arresto per spaccio di cinque persone: tre sono state colpite da provvedimento restrittivo di custodia presso alcune Comunità di recupero, una processata con rito direttissimo e una è finita direttamente a Canton Mombello.

Ma ci sono anche 31 persone segnalate come assuntori di sostanze stupefacenti e altre due denunciate a piede libero, sempre per spaccio. Operazioni che hanno richiesto fossero documentare più di 170 “cessioni”.
Una cinquantina in tutto, ad ogni modo, le “notizie di reato” trasmesse alla Procura della repubblica.

Una presenza, insomma, quella della Locale della Valle Sabbia, fortemente interessata al controllo del territorio ed in particolare al contrasto di quei reati che creano più allarme sociale.
Non potrebbe essere diversamente, visto che l’Aggregazione risponde direttamente alle indicazioni impartite da Comunità montana e sindaci. Attività resa possibile anche grazie al coordinamento amministrativo del respondabile dell'Aggregazione, Rossano Cadenelli.

Tutto questo in aggiunta alla “normale” azione al servizio della cittadinanza, agli interventi nelle scuole alle azioni di contrasto delle violazioni al Codice della Strada, ai controlli sulle attività imprenditoriali, sull’edilizia e sull’ambiente.


In allegato tutti "i numeri" delle contestazioni avvenute nel corso del 2018.

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