Un approccio multidisciplinare all'Alzheimer
di Redazione

Un intervento su più fronti e la riduzione del trattamento farmacologico: ne parla lo studio presentato dalla Fondazione “A. Passerini” di Nozza al Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria 


Anche quest’anno la Fondazione “A. Passerini” di Nozza ha partecipato, con una propria delegazione, al Congresso Nazionale SIGG – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria– 63esima edizione dal titolo “Gli anziani: le radici da preservare”, tenutosi a Roma dal 28 novembre al 1 dicembre 2018. 
 
E’ il terzo anno che vengono presentati i risultati, con esposizione dei dati raccolti nel tempo, relativi al Progetto Alzheimer, realizzato in collaborazione con la Fondazione Poliambulanza di Brescia.
 
Tale progetto vede l’adozione del metodo Gentle care ed un lavoro basato sull’approccio multidisciplinare e multifattoriale: spetta all’equipe gestire la complessità clinica, funzionale, cognitiva ma soprattutto comportamentale dei pazienti. 
 
L’obiettivo principale consiste nel garantire, alle persone affette da demenza e con disturbi comportamentali, un ambiente ed un’organizzazione il più possibile adeguate ai loro bisogni. Il personale del Nucleo Alzheimer si preoccupa di garantire il mantenimento dello stato funzionale, fornire cure specifiche per la cognitività e le malattie somatiche e trattare le complicanze.
 
La riduzione del trattamento farmacologico, in particolare, è opera di una continua revisione delle cure, che porta a riconsiderare più l’approccio non farmacologico che quello farmacologico nella cura dei sintomi neuropsicologici, con conseguente minor comparsa di effetti collaterali. 
 
In allegato il documento presentato al Convegno in data 29 novembre 2018 dal Dott. Daniele Tiboni
 
180918-alzheimer.jpg