Cimitero transennato ad Agnosine
Tre lapidi in marmo finiscono in mille pezzi, tanto che il camposanto è stato parzialmente transennato e si studiano interventi urgenti di messa in sicurezza. Atti vandalici? No, crollo strutturale.

Cimitero di Agnosine, crollano le tombe: tre lapidi in marmo finiscono in mille pezzi, tanto che il camposanto è stato parzialmente transennato e si studiano interventi urgenti di messa in sicurezza. Atti vandalici? No, crollo strutturale. Nei giorni scorsi il cedimento è stato improvviso, e ha visto le lapidi di 3 loculi, posti nella parte alta del cimitero sul gradone laterale di sinistra, ad un’altezza di circa 3 metri dal suolo, cadere improvvisamente a terra ed andare in mille pezzi.
«Fortuna ha voluto - spiega il neo eletto sindaco di Agnosine Giorgio Bontempi - che in quel momento non vi fosse nessuno sotto, altrimenti il crollo delle pesanti lastre in marmo dei 3 loculi sarebbe finito in tragedia».

Subito si è dato il via ad un sopralluogo, con ricognizione su tutte le tombe del cimitero per verificare se c’erano altre situazioni a rischio. Ed in corso è anche, a cura del Comune che si accollerà tutte le spese dopo aver avvisato i parenti, il ripristino delle lastre distrutte. Ma intanto già si pensa a porre rimedio ai pericoli che il cimitero, a detta del nuovo sindaco, presenta: «In un camposanto che è fatto a terrazze, metteremo in sicurezza la scalinata, che solo per la metà inferiore dispone di un corrimano: questo darà sicurezza soprattutto agli anziani che giornalmente la percorrono. In un cimitero fatto a terrazze poi, la pericolosità è particolarmente intensa soprattutto d’inverno, per la scivolosità degli scalini. Le terrazze sono per metà a ghiaione e per metà in prato verde, e questo comporta delle difficoltà nella manutenzione». L’intenzione della nuova amministrazione è di uniformare le terrazze stesse, tutte con prato verde o tutte con ghiaione.

Questo difficile pavimento costringe spesso i visitatori a camminare sul bordo in cemento con il rischio di cadere di sotto: «Anche qui, metteremo delle protezioni». Il cimitero di Renzana di Agnosine ha un’unica entrata, ma sia a metà che in cima esistono altre 2 aperture oggi chiuse: «la nostra intenzione è riattivarle entrambe». Anche le fontanelle per l’acqua dei fiori sono poste solo alla base del cimitero, con grossi disagi per chi ha le tombe dei propri cari più avanti: «Per questo realizzeremo 2 fontanelle, una a metà e l’altra in cima».
Infine, le tombe nuove sono a cielo aperto, sopra non hanno alcuna protezione: «Realizzeremo un bordino a protezione delle lapidi, delle scritte e della fotografia del defunto, oggi esposta a tutte le intemperie».
L’obiettivo dichiarato è quello di rendere sia più accessibile che più sicuro possibile il cimitero, frequentato soprattutto dagli anziani.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi
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