Un anno positivo per il mercato immobiliare
di Aldo Pasquazzo

Quella appena conclusa è stata un'annata positiva per le transazioni immobiliari nella Valle del Chiese, con qualche differenza tra le offerte relative a prima e seconda casa e tra i vari paesi 


“Le valli Giudicarie - Rendena, per quanto riguarda il mercato immobiliare, al momento si classificano riguardo alle offerte relative a due aspetti, ovvero prima e seconda casa. La seconda casa trova un’abbondanza di offerta in tutte le valli (Chiese, Busa di Tione e Rendena) e questo porta ad avere in parecchi casi prezzi vantaggiosi con varie transazioni.
 
La prima casa, invece, trova una discreta offerta solo in alcune zone. Per esempio, rileviamo una forte insoddisfazione del potenziale acquirente che cerca abitazione principale in Val del Chiese, essendo quest’ultima priva di abitazioni nuove o quantomeno in ottimo stato e di stile contemporaneo”. 
 
A rilevarlo le sorelle Odetta e Amanda Amistadi, che a Pieve di Bono gestiscono ormai da anni un'agenzia immobiliare.
 
"Questo primo aspetto - aggiungono le sorelle - che riguarda di fatto il Chiese, è dovuto all’impossibilità delle imprese costruttrici di investire in queste zone, non avendo ricavi e margini di guadagno nelle operazioni immobiliari, essendo una zona di basso e medio mercato, con valori massimi di vendita quotati attorno ad € 1.900 al metro quadrato, che a conti fatti si avvicina al costo di costruzione. Anche la prospettiva per il 2019 è positiva, le nuove generazioni cercano la prima casa e le regioni confinanti Lombardia e Veneto si spingono sempre alla ricerca di seconda casa da queste parti”.
 
Scartabellando poi il periodico edito dalla stessa agenzia emerge che nel Basso Chiese i prezzi dell'usato viaggiano su stime simili a quelle degli anni precedenti. In alcuni casi, rispetto a qualche mese fa, si notano a volte anche dei ribassi, poiché i proprietari sono orientati a vendere. E' il caso di Storo, paese in cui un edificio in confronto a qualche mese fa è calato di 50mila euro (da 280 a 230 mila euro) rispetto alla stima iniziale. 
 
Piuttosto convenienti, in particolare, la piazza di Ponte Caffaro e via Campini, in cui case e terreni risultano ben più vantaggiosi rispetto a quelli siti in altre zone del paese. “E' ben vero che le zone sopracitate sono  più accessibili, ma risultano dislocate su territorio bresciano, il che non attira l'utenza trentina” dice l'architetto Cinzia Fusi, che ha rilevato lo studio  tecnico Candioli. “Al momento – aggiunge la professionista di Caffaro – imprese e progettisti non intraprendono iniziative se non prima di aver venduto  almeno il 70% su carta”.
 
Per quanto invece concerne gli affitti, per gli alloggi si va dai 500 € al mese su Tione ai 350 – 400 per Storo e circondario; su negozi, uffici e capannoni i prezzi variano da 500 a 800 € al mese a seconda della grandezza e della località.
 
“La possibilità di ottenere le detrazioni fiscali statali sul recupero del “vecchio - aggiungono le sorelle di Trentino Casa  - è sempre un incentivo da valutare, ma la vera problematica è che la maggioranza delle tipologie di case da ristrutturare nelle Giudicarie sono di dimensioni troppo imponenti perché il privato si possa imbarcare in spese folli in maniera autonoma, quindi tutto si arena. In sostanza in alcune zone per il potenziale acquirente non c’è accesso al nuovo né al vecchio, quindi non si deve parlare di crisi, ma di mancanza di un'offerta adeguata”. 
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