In Valle del Chiese il canto del «Te Deum»
di Aldo Pasquazzo

Questa sera – lunedì 31 dicembre – alle ore 18 il solenne canto verrà eseguito a Bondone, Condino, Creto e Daone 


Un tempo il solenne canto del “Te Deum”, che rappresenta una delle maggiori funzioni religiose dell'anno, lo si cantava inderogabilmente a Storo. Ora, con la costituzione delle Unità pastorali Madonna dell'Aiuto, Sacra Famiglia e Madonna delle Grazie, nel fondovalle la partecipata liturgia gregoriana a Storo la si canterà solo ogni quattro anni, poiché nella conta oltre a Bondone figurano anche Darzo e Lodrone. 
 
Stasera – lunedì 31 dicembre, giorno di San Silvestro -  alle ore 18 in valle il canto avverrà a Bondone, Creto, Daone e Condino.
 
Il giovane sacerdote don Vincenzo Lupoli, che gode della stima di tutta la sua gente,  può contare sull'apporto di altri due preti, don Michele Canestrini e don Beppino Caldera. Non è così per Storo, il cui sacerdote don Andrea Fava - nel rispetto del programma di rotazione - celebrerà in quel di Bondone. 
 
Ai tempi di don Vigilio Flabbi e don Simone Facchini la sera di San Silvestro nella chiesa di Storo a fare musica sotto il pulpito attorno allo storico maestro Danilo Baratella c'erano Giovanni Ferretti, Pietro Zontini, Angelo Cortella, Renzo Zocchi e altri ancora. La serata veniva ripresa da Radio GB1 in occasione degli auguri delle 10. 
 
A Condino ai tempi di don Modesto Lunelli, don Tobia Busatti e poi di don Tullio Rosa, erano i Dapreda la sera del 31 dicembre a riunirsi in occasione dell'ultima funzione dell'anno.
Ma a risentire delle forzate restrizioni è anche la messa di Natale, che a suo tempo a mezzanotte  riempiva le chiese di San Floriano a Storo e dei frati Cappuccini al convento di Condino.
 
Qualche anno fa il priore provinciale dell'epoca padre Modesto aveva recepito quell'usanza e scendeva da Trento a Condino per confessare e alle 24, all'interno di una chiesa colma di valligiani, era lui a celebrare la solenne messa, accompagnata all'armonium prima da Benito Corelli e successivamente da Alessandro Bagattini.

Nella foto Simone Pezzarossi, uno degli organisti di Storo 
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