Apre il presepio, arriva la Stella
di Marisa Viviani

La notte di Natale è stato aperto il grande Presepio di San Lorenzo a Bagolino. Si tratta di una costruzione di ampio respiro, che individua nell'acqua l'elemento caratterizzante della progettazione


La parte centrale del presepio, infatti, si sviluppa su uno specchio d'acqua alimentato da un vigoroso flusso di acqua corrente, che ha tutta l'apparenza di uno scrosciante ruscello montano, proprio come quelli che scorrono vivacissimi tra le nostre montagne. L'acqua rappresenta la vita della terra, l'elemento indispensabile e irrinunciabile per tutti gli esseri viventi, e nel nostro presepio assurge a simbolo sacro e di rispetto per tutti, credenti o laici essi siano.

Il Presepio di San Lorenzo
è basato sugli elementi essenziali della tradizione, con al centro la Natività, accolta in un amplissimo paesaggio ispirato all'ambiente montano, alla sua popolazione, alle sue attività, rappresentati con l'abilità e l'ingegnosità artigianale di chi vive in montagna e ne conosce la storia e il carattere.

Uno spazio riservato alla creatività dei bambini ricorda infine ai visitatori il senso della comunità, rappresentata nelle case, dove cresce quell'umanità simboleggiata nella Sacra Famiglia e nel Bambino portatore di pace.

Un presepio semplice e intenso, che allarga il suo sguardo affettuoso su un mondo che aspira ad un'esistenza serena e ad un futuro tranquillo per i propri figli.

Il Presepio di San Lorenzo resterà aperto fino al 6 gennaio. Orari: Giorni festivi ore 9,30/12,30 – 0re 15,30/19,30 – Giorni Feriali ore 15,30/19,30.

Da vedere a Bagolino, il Borgo dei Presepi.



Nella giornata di Santo Stefano a Bagolino è arrivata anche la Stella, anzi ne sono arrivate tre, portate dagli Stellari di Agnosine, Mura e Sabbio Chiese. Nella comunità di Bagolino, non si ha memoria della Tradizione della Stella, che è invece diffusa in Valle Sabbia, dove attualmente sono presenti 25 Compagnie di Stellari; da due anni la Pro Loco di Bagolino invita tre gruppi per portare i Canti della Stella e farli conoscere anche in questo paese.

La Tradizione della Stella è diffusa in varie zone dell'arco alpino e particolarmente in Germania, dove nella Cattedrale di Colonia sono conservate le reliquie dei Re Magi; è nella Dodicesima Notte infatti che i Canti della Stella, per antica consuetudine venivano cantati portando la Stella Cometa itinerante per le vie dei paesi, per illuminare la via e guidare i Re Magi alla capanna del Bambino nel giorno dell'Epifania.

L'antica tradizione risale al sec. XVI, sviluppatasi dopo il Concilio di Trento; i canti sono stati trasmessi oralmente, e tra questi il più diffuso è "Noi siamo i tre re". Le Compagnie degli Stellari, tradizionalmente maschili, oggi sono composte anche da donne e ragazzi, come nel caso di Mura e Agnosine, mentre è restato maschile il gruppo di Sabbio, che è anche l'unico in provincia di Brescia ad avere un accompagnamento musicale.

Le tre Compagnie di Stellari hanno cantato per le vie del paese, confluendo poi nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, dove Nerio Richiedei ha tracciato un breve excursus storico su questa tradizione; i vari gruppi hanno interpretato quindi un canto finale, molto apprezzato dal folto pubblico che aveva seguito il percorso della Stella fino alla chiesa.

Nelle foto di Luciano Saia: Le Compagnie di Stellari di Agnosine, Mura, Sabbio Chiese cantano nella Chiesa Parrocchiale di Bagolino
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