Diecimila visitatori ai mercatini di Cimego
di Aldo Pasquazzo

Successo per l’iniziativa che quest’anno ha visto transitare tantissime persone, 500 solo nella giornata di ieri


I Mercatini di Cimego
contano otto anni e, solo nel 2018, le presenze che si sono riscontrate a partire da novembre sono lievitate in tutto a circa 10 mila visitatori, di cui 500 solo ieri. La capienza massima nel corso del ponte dell'Immacolata.

A rilevarlo all'ultima di stagione Daiana Cominotti e Matteo Pelizzari rispettivamente presidente di Consorzio turistico e Pro loco.

Dentro volt, androni e cortili, lungo la contrada Quartinago, una infinità di proposte, mestieri e attrezzi in disuso, considerato che gli espositori e hobbisti erano 32.

Dalle frittelle di Maria ad altri prodotti locali e artigianali ad attrazioni per bambini, era un tutt'uno. Poi bigiotteria fatta a mano, creatività e decorazioni, ricami, sciarpe e scaldacollo in pura lana, birra artigianale e prodotti caseari nostrani e insaccati: se ne trovava per tutti i gusti e per tutti i prezzi.

Stavolta ad animare la piazza il coro Cima d'Oro di Ledro, diretto da Cristian Ferrrari. La stessa corale si è poi esibita anche dentro la chiesetta di contrada e dedicata a Sant'Antonio sul cui ingresso vigilava il suo parroco don Michele Canestrini.

Altra attrazione i tanti animali dal vivo che facevano da contorno al Presepe. Poi sbirciando dentro un androne, un Alessandro Andreolli in veste di Babbo Natale, per la gioia dei più piccoli.

Girovagando si scorge poi quel popolare di Gianmario De Muzio che per 40 anni ha retto sorti e destini della Casa di riposo di Strada e che in occasioni come queste c'è e corrisponde con la sua solita cortesia. “Occasioni e tradizioni come queste vanno sostenute, incentivate e mantenute sia a Cimego che altrove”, avvertiva De Muzio.

Graziano Tamburini è non solo albergatore ma anche colui che otto anni fa, dopo aver preso spunto da altre località, ha iniziato l’iniziativa nella sua Cimego.

“Uno dei successi attuali è stato sicuramente essere riusciti a proporre i tanti mestieri di una volta che molta gente aveva dimenticato o magari neanche conosciuto. Ora come Consorzio turistico , Pro loco, ente Bim del Chiese, Comunità di Valle e Provincia si dovrà mettere mano a strade e trasporti iniziando da subito a riattivare la corsa giornaliera Milano – Madonna di Campiglio un tempo gestita dalla Sia, il cui mezzo pubblico su strada due volte al giorno trasbordava già allora una infinità di vacanzieri”.
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