A Nikolajewka il «Ponte degli alpini per l'amicizia»
di Cesare Fumana

In occasione della serata di auguri degli alpini della “Monte Suello” è stato presentato il nuovo ponte donato dalle Penne nere al paese di Livenka (Russia), un tempo Nikolajewka, con un contributo valsabbino


Nell’anno del 75° anniversario della battaglia di Nikolajewka, gli alpini dell’Ana sono riusciti a lasciare il segno, gettando un ponte di amicizia fra Italia e Russia. Non solo in senso metaforico, ma proprio un ponte reale.

Lo scorso 14 settembre, infatti, l'Associazione nazionale alpini ha inaugurato il «Ponte degli alpini per l'amicizia», costruito dalle Penne nere per la popolazione di Livenka, il nome odierno di Nikolajewka. È questa la via che nel 1943, durante la tragica ritirata di Russia, percorsero i nostri soldati in fuga dal fronte del Don verso l'Italia.

Pochi anni fa era stata rinvenuta a Livenka una fossa comune, con i resti di soldati italiani. Per ricordarli, in questo significativo anniversario, gli Alpini hanno deciso di non erigere un nuovo monumento (ne esiste già uno a Nikolajewka), ma di realizzare qualcosa di utile. Un ponte subito dopo il famoso sottopassaggio della ferrovia era ormai in pessime condizioni, così si è convenuto con le autorità russe di realizzarne uno nuovo.

Venerdì sera, presso la sede degli Alpini di Vobarno, nel corso della serata di scambio di auguri della “Monte Suello”, è intervenuto Giorgio Sonzogni, già vice presidente vicario dell’Ana, che ha seguito il progetto dal suo nascere, il quale ha presentato attraverso una serie di fotografie la realizzazione dell’opera.

Sonzogni ha ripercorso le varie fasi del progetto, dall’intesa siglata fra Ana e Comune di Livenka, fino alla costruzione vera e propria, avvenuta nel corso di quest'anno.

Un progetto che ha visto anche un contributo
da parte degli alpini della “Monte Suello”, sia come fondi raccolti, sia nella costruzione fattiva.

Il progetto, infatti, è "valsabbino", perché è stato realizzato dallo studio Zeta ingegneria, di Muscoline, del consigliere nazionale dell’Ana Luciano Zanelli. Si tratta di un ponte di 12 metri in un'unica campata, sui parapetti del quale sono raffigurati gli alpini in marcia in ricordo della tragica ritirata, il simbolo dell'Ana e lo stemma di Livenka.

La realizzazione del ponte
in acciaio è avvenuta in Italia, presso l’azienda Cimolai di Pordenone. I vari pezzi sono stati poi trasportati in Russia per la posa dell’opera.

Ai lavori hanno contribuito anche alcuni volontari alpini: fra questi Bortolo Gazzaroli, di Odolo. Al termine della serata il presidente della “Monte Suello” Sergio Pionelli gli ha consegnato una pergamena in segno di ringraziamento, così come a Luciano Zanelli e a Giuseppe Pasini, presidente della Feralpi, alpino di Odolo (impossibilitato ad intervenire), per il ferro donato per la costruzione del ponte.

Nel rivolgere gli auguri a tutti gli alpini, il presidente Poinelli ha ricordato l'impegno nella costruzione di un centro polivalente nel comune terremotato di Arquata del Tronto, insieme alle altre sezioni Ana Bresciane. A gennaio lui stesso presterà servizio con una squadra per le finiture alla struttura. Altro progetto in campo degli alpini bresciani è anche l'ampliamento della Scuola Nikolajewka di Brescia, con l'invito a sostenere l'iniziativa.

Ancora una volta le Penne nere, in Italia e all'estero, si sono rese protagoniste di importanti gesti di generosità, amicizia e fratellanza fra i popoli.

In foto:
. il presidente Poinelli con il consigliere nazionale Zanelli
. Poinelli con Bortolo Gazzaroli
. Giorgio Sonzogni
. il ponte dell'amicizia a Livenka




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