Grande festa a Condino per le figlie di... Condino (Pes)
di Aldo Pasquazzo

Presentato a Borgo Chiese un libro sul fronte delle Giudicarie della Grande Guerra, con la originale storia di un soldato che diede al suo primogenito il nome di Condino


Oltre 300 persone hanno partecipato
nella serata di sabato al  Centro Polifunzionale di Condino  ad  un evento davvero speciale.

È stato presentazione ufficialmente il volume “Immagini e storie dal Fronte delle Giudicarie: Valle del Chiese 1915-1918”, edito dalla Biblioteca Comunale di Condino-Borgo Chiese (a cui vanno inoltrate le richieste) e scritto con mano ormai esperta dal bancario condinese  Ovidio Pellizzari, e soprattutto arricchito di materiale fotografico e documentario davvero molto bello e originale.

Al di là della splendida organizzazione, curata da Claudio Rosa, che ha “intervistato” l'autore per mettere in luce con antologia fotografica sullo schermo i tratti salienti dell'opera, e della applauditissima esibizione del neocostituito “Coro Fior di Genzianella”, e degli interventi assai significativi di Claudio Pucci, sindaco della borgata chiesana e di Giorgio Butterini jr, presidente della Comunità delle Giudicarie, tre momenti  che hanno impreziosito e resa indimenticabile questa serata.

La presenza dei due nipoti
del generale Antonio Li Gobbi (uno di loro pure generale dell'esercito) da Terni, che, all'epoca ufficiale, fece costruire il cosiddetto “Palazzo” sul Monte  Rango, sede del piccolo comando delle truppe italiane distaccate lassù; quella del nipote dell'ufficiale austriaco Franz Steiner da Matrei (una borgata appena oltre il Brennero); e soprattutto commovente l'intervento delle sorelle Pes, Anna Maria, Mariella e Maria Grazia, da Cagliari, figlie di un certo signor Condino Pes.

Infatti il loro nonno Sisinio, soldato del Regio Esercito italico in questa nostra valle, aveva promesso al Cielo di battezzare il proprio primogenito con il nome del paese, appunto Condino, sul fronte in cui avrebbe avuto salva la vita. Ed a guerra finita, tornato a casa, chiamò “Condino” quel primo figlio, nato nel 1920, che egli aveva concepito nel pensiero proprio nel capoluogo della Valle del Chiese.

Un altro splendido tassello di storia condinese, che unisce idealmente, spiritualmente e, da ieri anche concretamente, la borgata condinese al paese di Donori (Cagliari), poco più di 2000 abitanti, comune di origine di Sisinio e Condino Pes.

Nelle foto di Juri Corradi, alcuni momenti della serata


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